Dichiarazioni dell'ultima ora sempre più scottanti, in attesa di conoscere l'esito dell'apertura delle buste chiuse per l'acquisto del Calcio Catania 1946.
Sono ore concitate per tutti i tifosi catanesi quelle che li separano da una svolta importante per la storia rossazzurra, ovvero il salvataggio della matricola 11700. Alle ore 12 di quest’oggi, è terminato il countdown per la presentazione in busta chiusa contenente l’offerta dei potenziali interessati e acquirenti del Calcio Catania 1946.
Tante le voci, una conferma sicura (quella della Sigi), un no diretto (quello di Tacopina) e le sorprese che potrebbero essere dietro l’angolo. La nuova società per azioni Sigi, infatti, alle 11.27 di stamane ha presentato la propria offerta in busta chiusa tramite i suoi due rappresentanti legali, gli avvocati Augello e Ferraù, che all’uscita dal Tribunale hanno ufficializzato la partecipazione all’asta.
Anche Fabio Pagliara, volto ormai più che noto in quel di Catania, negli scorsi minuti ha commentato la vicenda tramite un post sul proprio profilo Facebook: “Non tutte le notti sono uguali. Ne ho passate di complicate negli ultimi tempi, “grazie” al Covid, eppure quella che mi aspetta sarà di ansia. Ansia per l’attesa di sapere se potremo giocare al meglio la partita più difficile, quella che comincerà un minuto dopo la decisione del Tribunale. Siamo pronti. La decisione spetta ad altri, ai Giudici, ma noi abbiamo la coscienza a posto. Eh, sì, sarà pure un calcio di rigore, ma la paura di doverlo calciare viene lo stesso; anche perché un catanese, in una situazione come questa, alla fine sente la responsabilità in maniera diversa, pur avendone passate umanamente e professionalmente tante. Coraggio, “basta” aspettare domani. Save #11700“.
Discorso diverso per Joe Tacopina, con l’intoppo burocratico di ieri che non è stato risolto e che quindi, dalle stesse parole dell’imprenditore statunitense, ha portato solo ad un fuoco di paglia: “Ho sentito la governance rossazzurra nei giorni scorsi – ha affermato Tacopina – per l’affare Calcio Catania. La città di Catania mi stimola molto, è una città importante della Sicilia, regione che amo. Il progetto Catania ha un gran potenziale, il problema è che tutto è stato gestito in tempi molto ristretti. Offerta? No, seguiremo comunque con attenzione l’evolversi della situazione in questi giorni“.
Parole importanti dunque, che lasciano presagire probabili e incredibili scenari nell’immediato futuro. Se è vero che la Sigi, una volta ricevuta la consapevolezza d’acquisto, difficilmente potrebbe cedere alle avances di Tacopina, dall’altro ci sarà bisogno urgente di liquidità per sopperire a oneri ed onori nell’immediato, a partire dall’iscrizione al campionato fissata per il 5 agosto.
Potrebbe rilevare l’intera quota societaria? Potrebbe inserirsi come socio di maggioranza? Tutte domande lecite ma che, al momento, rimangono decisamente superflue per ogni tifoso rossazzurro, che attende impazientemente le ore 11.30 del fatidico 23 luglio 2020 per esultare ad uno dei più importanti goal della storia del Calcio Catania.
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