Entro due anni, Catania avrà una rete ciclabile di 40 km. La pista interesserà sia il centro storico sia la circolazione esterna alla cintura urbana.
Avviato l’iter progettuale per realizzare un vero e proprio piano delle reti ciclabili della Città di Catania, che, entro due anni, avrà finalmente razionalizzato l’esistente e soprattutto costruito ex novo un importante sistema di circa 40 km della ciclabilità e relative interconnessioni con la mobilità cittadina, pubblica e privata. È quanto prevede il corposo documento preliminare adottato dalla giunta comunale presieduta da Salvo Pogliese per avviare, su proposta dell’assessore alle politiche comunitarie Sergio Parisi e di quello alla mobilità Pippo Arcidiacono, il concorso di progettazione e la successiva realizzazione delle piste ciclabili e del riordino dell’arredo urbano di contesto pedonale, utilizzando gli 8,246 milioni di euro dei fondi comunitari di Agenda Urbana, destinati a Catania per la cosiddetta “mobilità dolce”.
L’intervento ciclabile sulla rete viaria interessa diverse arterie stradali della Città, sia riguardanti il centro storico sia di circolazione esterna alla cintura urbana. “Grazie al serio e rigoroso lavoro di interlocuzione con le associazioni cittadine, portato avanti soprattutto dall’assessore Sergio Parisi e dai funzionari della Direzione Politiche Comunitarie – ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – si è giunti a elaborare un condiviso documento preliminare alla progettazione di quello che dovrà essere un rivoluzionario intervento di riqualificazione straordinaria, utile per la cittadinanza che vuole maggiori spazi per la mobilità sostenibile e di un agglomerato urbano che deve guardare al proprio futuro nell’ottica di una maggiore vivibilità. Con le somme disponibili – ha proseguito il primo cittadino – e secondo il sistema concertato con gli ordini professionali , oltre che con l’ANCE, si dovrà provvedere, attraverso un concorso di progettazione (con procedura concorsuale), a selezionare i progettisti dei due livelli progettuali, ‘preliminare’ e quello finale ‘esecutivo’; ma soprattutto con uno stringente cronoprogramma, finalizzato alla realizzazione, complessivamente in 24 mesi, di nuove piste ciclabili, poste nelle direttrici principali di attraversamento della città, e al miglioramento e all’adeguamento delle esistenti, al momento tutte senza sbocco o continuità sequenziale e quindi pressoché inutilizzabili”.
Il lavoro di coordinamento del progetto è stato portato avanti dall’assessore Sergio Parisi, seguendo le direttive dettate dalle normative Italiane ed Europee, e rispettando i requisiti necessari, per realizzare e integrare l’attuale rete di viabilità cittadina, con quella della mobilità dolce. “Ovviamente – ha spiegato l’assessore Parisi – deve intendersi per mobilità dolce, non solamente quella dedicata alla circolazione delle biciclette, ma la tutela di tutti quei mezzi e categorie di utenti “deboli”, come peraltro prevede il PGTU approvato nel 2012 dal consiglio comunale e negli anni scorsi lasciato inattuato.
Secondo le esperienze maturate anche in altri contesti urbani europei, è da escludere la promiscuità fra sede ciclabile e pedonale (cioè, i marciapiedi) per i quali va prevista la massima tutela; per questo vogliamo che la realizzazione della rete ciclabile avvenga in sede propria cioè sull’asse stradale, in tutti quei tratti in cui è possibile, per avere finalmente anche a Catania una rete ciclabile effettiva, moderna e soprattutto utilizzabile per gli spostamenti come avviene nelle principali realtà europee“.
Il riferimento è alla pista ciclabile da realizzare nella confluenza tra il territorio comunale di Aci Castello e Piazza Mancini Battaglia (circa 1,5 Km) da cui parte l’esistente percorso per le biciclette del lungomare di Catania, fino a giungere al Viale Kennedy della Plaia, avendo la disponibilità di corsie stradali ampie e connettendo anche quella già esistente, ma non utilizzata, che da piazza Stesicoro si collega alla Stazione centrale.
Il documento preliminare del concorso di progettazione redatto dai tecnici comunali, d’intesa anche con l’assessore Arcidiacono e l’Ufficio Trafico Urbano prevede, inoltre, il collegamento intermodale tra la viabilità ciclabile e le nuove Stazioni di RFI, oltre alla fermate della Metropolitana. Altro punto di attenzione dovrà essere concentrato sulla realizzanda rete ciclistica regionale denominata “Magna Grecia”, che interesserà alcuni tratti in ingresso e uscita dalla città.
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