La situazione sbarchi continua a destare preoccupazione tra le autorità sanitarie dell’Isola. Nell’arco di 24 a Lampedusa sono sbarcate oltre 600 persone, mentre l’hotspot di accoglienza dell’isola è ormai al collasso. Da parte del Viminale adesso si impone il rebus quarantena, con la difficoltà di rinvenire strutture adatte allo scopo.
Gli ultimi sbarchi sarebbero avvenuti senza il soccorso delle navi umanitarie, con viaggi diretti dal Nord Africa a Lampedusa. La preoccupazione da parte del governo regionale è soprattutto legata alla possibilità che tra i 600 sbarcati vi siano migranti positivi al virus, dopo il recente caso di otto migranti positivi sbarcati in Sicilia senza aver effettuato un periodo di quarantena.
“È stato chiesto l’aiuto della sanità siciliana e poco fa è atterrato un volo sull’isola con test sierologici e tamponi – scrive l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in un post su Facebook nella serata di ieri -. Ma così continua a non andare bene. Il prezzo lo paga tutto la Sicilia… e lo pagano le sue imprese turistiche e i suoi cittadini”.