Trinacria: chiunque abiti in Sicilia, avrร sentito almeno una volta nella propria vita questo termine. E se questo non dovesse essere mai successo, niente paura: si รจ letteralmente circondati da questo simbolo, ovunque si vada. Si tratta di una testa femminile posta al centro di tre gambe.
Dall’approvazione della legge regionale n.1 del 2000, si trova al centro della bandiera siciliana, su uno sfondo giallo e rosso; basta, a questo punto, semplicemente spostarsi tra le istituzioni regionali per poterla vedere sventolare, o piรน semplicemente affissa su un qualche muro.
Ma questo simbolo รจ davvero cosรฌ recente? O vi รจ molto di piรน? In realtร , bisogna fare un lunghissimo salto all’indietro nel tempo, di moltissimi secoli: piรน precisamente, bisogna tornare indietro fino al III secolo a.C., durante la cosiddetta epoca greca-siceliota, quando si diffusero nel tempo tre termini per indicarla:
- Triscele
- Trinakรฌa
- Trinacria
Trinacria: significato del simbolo
Il III secolo a.C. รจ fortemente legato al nome di Agatocle, tiranno di Siracusa: sua fu, infatti, l’idea di far coniare monete con il simbolo siciliano per eccellenza, seppur con qualche differenza. Queste monete non circolarono solamente nel territorio siciliano: furono valuta di scambio in tutti quei territori posti sotto la sua influenza politica.
Eppure, prima di allora, il simbolo non era affatto sconosciuto. Veniva infatti raffigurata, seppur in modo arcaico, giร dal VII-VI secolo a.C., primo periodo della colonizzazione greca dell’Isola. Ma era totalmente differente da come conosciuta ora: si chiamava triscele eย veniva rappresentata solamente con le tre gambe in simmetria rotazionale, priva di volto.
Questa rappresentazione rudimentale lascia liberamente ipotizzare che giร da allora questo simbolo venisse accostato alla forma geografica della Sicilia. Ad evidenziare ancor di piรน questo accostamento, vi sono le circumnavigazioni dell’Isola da parte dei colonizzatori Greci. Fu infatti in quel periodo che la Sicilia prese i diversi nomi di Triquetra, Trichelia, Trinakรฌa:ย tutti sono legati al significato diย “terra dai tre promontori”, riferibile alle punte estreme di Pachino, Peloro e Lilibeo.
Cosa significa la Trinacria oggi?
ร solo durante l’epoca greco-romana che laย trisceleย comincia a prendere le forme che conosciamo oggigiorno. Alcune rappresentazioni del tempo, infatti, vedono posta al centro di essa la testa della Gรฒrgone Medusa, la spaventosa creatura in grado di pietrificare con lo sguardo, custode degli Inferi e rappresentazione della perversione dell’intelletto.
Successivamente, altre rappresentazioni vedono laย trisceleย sormontata dalla testa di una dea. Essa veniva talvolta circondata da spighe di grano, per celebrare la fertilitร dell’isola; in altri casi veniva rappresentata con due ali, simbolo dell’inesorabile scorrere del tempo. Quest’ultima rappresentazione si avvicina sempre di piรน a quella moderna e definitiva.
Laย triscele, poiย trinakรฌa,ย infineย Trinacria arriva ai nostri giorni immortalata in un’unica, celebre forma. Sulla base di due triangoli giallo e oro, essa viene rappresentata con tre gambe, piegate ad angolo all’altezza del ginocchio. Al centro di essa, svetta un sereno gorgoneion, sorridente, circondato da spine di grano, incoronato da due ali.
Un’altra spiegazione geografica mette in relazione le tre gambe della Trinacria con i tre diversi estremi della regione Sicilia: Capo Passero, Capo Peloro e Capo Boeo.
I tre capi della Sicilia sono, inoltre, protagonisti di un’altra bella leggenda. Quella di Tifeo, il gigante che nel mito รจ considerato il responsabile delle eruzioni dell’Etna. Se vuoi saperne di piรน, leggi la sua storia: “Sicilia tra miti e leggende: la storia di Tifeo, il gigante che fa eruttare l’Etna”
Un simbolo che racchiude una storia lunghissima, fatta di diverse dominazioni, legata a molteplici culture: l’emblema di una terra le cui radici sono infinite, la cui storia non puรฒ che essere varia e sorprendente.