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Cig in deroga: al via domande per pagamento diretto

Al via da oggi la possibilità di presentare all'Inps domanda per la cassa integrazione in deroga con pagamento diretto da parte dello stesso Istituto fino al 40% del totale.

CIG – Come si legge sul sito dell’Inps, da oggi è possibile presentare la domanda per la cassa integrazione in deroga con domanda di anticipazione all’Inps dei trattamenti salariali, che prevede un’anticipazione fino al 40% di quanto dovuto.

Cig in deroga: cosa cambia

Cambiano anche le regole di presentazione delle domande, che prima andavano inviate alle Regioni, adesso solo all’Inps. Questa modalità prevede, quindi, che i lavoratori destinatari di cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario, presentino domanda all’Inps di pagamento diretto a partire dal 18 giugno,  ed entro 15 giorni ricevono una somma pari al 40 % delle ore autorizzate per l’intero periodo. A presentare la domanda sarà il datore di lavoro, che deve trasmettere all’Inps, tutti i dati necessari per consentire il calcolo e l’erogazione dell’anticipo.

Il Governo, consapevole delle gravi ripercussioni che hanno subito lavoratori ed imprese da questa emergenza epidemiologica – ha dichiarato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo – con il dl Rilancio ha apportato modifiche al procedimento di autorizzazione della cassa integrazione in deroga, mediante l’attribuzione esclusiva all’Inps della gestione di questa misura, prevedendo al contempo la possibilità da parte dell’Istituto di anticipare al lavoratore sospeso il 40% della prestazione delle integrazioni salariali a pagamento diretto compresa la cig in deroga“.

Cig in deroga: i dati dell’Osservatorio

Secondo i dati comunicati dall’Osservatorio sulla Cig, il numero di ore in cassa integrazione per il mese di maggio 2020 è pari a 849,2 milioni. Il dato è in linea con quanto avvenuto ad aprile 2020 quando il totale delle ore era stato pari a 832,4 milioni. Il settore che ne ha fatto più richiesta è stato il commercio (184 milioni, di cui 92,4 di cassa in deroga), seguito dalle attività immobiliari, di noleggio e servizi alle imprese (146 milioni di ore), alberghi e ristoranti (134,89 milioni, di cui 50,1 cassa in deroga e 86,79 con assegno dei fondi di solidarietà).

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