Regione Sicilia: Il ministro Provenzano ha firmato ieri il decreto istitutivo delle Zone Economiche Speciali per l’Isola. Saranno suddivise nel seguente modo: una per la Sicilia orientale e una per la Sicilia occidentale per un totale di quasi 6 mila ettari, tra aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale.
- Per la Zes Sicilia orientale sono state inserite le seguenti aree: Acireale, Augusta, Avola, Belpasso, Caltagirone, Carlentini, Catania (con il porto e il retro-porto), l’aeroporto di Comiso, Enna Dittaino, Floridia, Francofonte, Gela (compresa l’area di riconversione), Melilli, Messina (con il porto cittadino e quello di Larderia), Milazzo (con porto, retroporto e agglomerato industriale), Militello Val di Catania, Mineo, Niscemi, Pachino, Palazzolo Acreide, Paternò, il porto e il retroporto di Pozzallo, Priolo Gargallo, Ragusa, Rosolini, Scordia, Siracusa con la zona industriale, quella di Santa Teresa e della strada statale 124, Solarino, Tremestieri, Troina, Villafranca Tirrena, Vittoria e Vizzini.
- Per la Zes della Sicilia occidentale ricadono le zone di: Aragona-Favara, Calatafimi, Caltanissetta, Caltavuturo, Campofelice di Rocella, Carini con l’area Rimed, Cinisi, Custonaci, Gibellina, il porto di Licata, Marsala, l’aeroporto di Birgi, Mazara del Vallo, Misilmeri, il porto e il retroporto di Palermo (a cui si aggiungono le aree di Brancaccio, Partanna-Mondello e dell’Arenella), Palma di Montechiaro, Partinico, Porto Empedocle (con il porto e il retro-porto), Ravanusa, Salemi, Serradifalco, Termini Imerese (con il suo agglomerato industriale e il porto), Trapani (con il porto, il retro-porto, l’agglomerato industriale e l’area logistica).
“Sono particolarmente orgoglioso – ha dichiarato Provenzano – di questa firma, che la Sicilia aspettava da tempo e che cade in un momento assai delicato per le imprese, i lavoratori e le famiglie, in cui ogni nostra energia deve essere dedicata al rilancio dell’economia dell’Isola. Le Zes rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo regionale. Serviranno a rendere la Sicilia non solo attraente e bellissima com’è, ma anche attrattiva, di capitali, attività, persone, lavoro, nuove imprese per lo sviluppo”. Secondo il ministro, “ora, si apre una grande opportunità per il Sud e la Sicilia. Le risorse non mancano, a partire da quelle nazionali ed europee della coesione già disponibili, che spero la Regione voglia riprogrammare per l’emergenza seguendo gli accordi che tutte le altre Regioni stanno sottoscrivendo con il mio Ministero. E soprattutto dobbiamo attivare capacità progettuale per intercettare quelle che arriveranno con il Recovery plan. La sfida – conclude – è accelerare la spesa, recuperando i ritardi. Spendere bene e rapidamente per fronteggiare meglio la crisi e ripartire”.
Anche il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha diffuso commentato la notizia: “L’approvazione del governo nazionale delle due Zes siciliane rappresenta un segnale molto importante per lo sviluppo e l’occupazione nell’isola. In queste vaste aree che contengono un porto, un retro-porto e una zona industriale sviluppata, si potrà finalmente puntare all’incremento delle aziende esistenti e a creare le condizioni ottimali per quelle future. Si potrà finalmente avere una spinta decisiva in termini di semplificazioni burocratiche e consistenti agevolazioni che abbiamo sempre auspicato a favore delle imprese che a Catania hanno storicamente avuto una forza trainante, anche per il ruolo baricentrico dell’area metropolitana di Catania per il sud Est dell’isola. Un fatto di straordinaria importanza, un risultato che insieme al governo regionale abbiamo inseguito fin dal primo giorno del nostro insediamento, perché eccellente fattore di sviluppo e crescita per il tessuto imprenditoriale siciliano e catanese in particolare”.