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Vacanze in Sicilia, Musumeci sul turismo: “Ecco come ripartiremo in sicurezza”

Durante la conferenza stampa di oggi il Presidente Nello Musumeci ha fatto il punto sulle modalità con cui l'Isola intende aprire al turismo in questa fase. Sono intervenuti anche l'assessore alla salute Ruggero Razza e il coordinatore del Protocollo SiciliaSiCura Guido Bertolaso.

Si è svolta oggi la conferenza stampa della Regione Siciliana tenuta dal Presidente Nello Musumeci riguardante le modalità delle vacanze in Sicilia. Durante i vari interventi si è discusso sulle diverse misure messe in campo dalla regione per contenere possibili nuovi focolai e rendere sicuro l’ingresso dei turisti. A tal fine, è stata messa a punto la nuova app SiciliaSiCura e una équipe di medici pronti ad intervenire nei casi di emergenza.

Per rendere efficiente la fase due – ha spiegato il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – abbiamo messo assieme tre dipartimenti: dipartimento salute, turismo e attività produttive, in un gruppo di lavoro coordinato come sapete da Guido Bertolaso”. Musumeci ha ringraziato personalmente l’intervento del dottor Bertoloso, che ha richiesto un compenso simbolico di 1€ per aiutare in questa fase di riapertura la Sicilia. Il protocollo di sicurezza SiciliaSiCura, varato con i tre assessorati, è stato creato grazie ad un confronto con il mondo del lavoro e della produzione. A tal proposito, la data ufficiale prevista è per l’entrata in vigore è il 5 di giugno.

Vacanze Sicilia 2020: le iniziative della Regione

Il punto focale della conferenza stampa riguarda le iniziative adottate: “Riapriamo senza dover pensare al peggio ma siamo pronti a intervenire se il peggio dovesse presentarsi – così Nello Musumeci -. Noi riteniamo che il turista debba venire in Sicilia nella consapevolezza di essere accompagnato da un soggetto invisibile, assolutamente discreto. Il turista deve essere libero di muoversi senza rendere conto a nessuno, ma in caso di necessità sa di trovare un sistema sanitario pronto a intervenire. Per questo abbiamo immaginato un’applicazione che i turisti possono scaricare, un potenziamento di presidi sanitari e fissato un incontro con i sindaci delle isole minori per capire che cosa possiamo fare di più”.

L’assessore alla sanità Ruggero Razza ha parlato approfonditamente del funzionamento dell’applicazione: “Il protocollo di lavoro sul quale ci siamo concentrati vedrà dal giorno 5 di giugno operativo il sito internet siciliasicura.com al quale è collegato una web app che sarà disponibile anche sugli store nei tempi di registrazione previsti da questi e che essenzialmente consentirà ad ogni cittadino che raggiunge la Sicilia di registrare il modulo previsto da SiciliaSiCura, indicando anche quando ritiene di dover raggiungere la nostra regione”. L’applicazione sarà utile per rendere informazioni sulla saluta propria dei turisti, dati indispensabili per poter valutare la curva dei contagi. “Durante la permanenza l’applicazione invia un messaggio giornaliero che consentirà di dare la possibilità, a chi lo vorrà, di dare informazioni sul proprio stato di salute o di segnale il proprio stato di malessere“. L’assessore ha spiegato che l’app è completamente sicura da possibili interferenze sulla privacy e che sarà usata solo durante il periodo di vacanze estive.

Guido Bertolaso ha invece spiegato il proprio ruolo di coordinatore sull’Isola. In particolare, ha detto che dal 27 di maggio si trovava a Palermo per incontrare il presidente Musumeci e gli assessori al fine di ragionare su come far ripartire la Sicilia.

Seppur nell’incertezza sul come e quando ripartire, Bertolaso ha spiegato che: “ho scoperto venendo qui in Sicilia che esisteva un’app che era di fatto dedicata ai siciliani che volevano rientrare durante il periodo della grande emergenza, l’ho studiata e mi è sembrata estremamente interessante e ho pensato quindi insieme a loro che questo potesse essere il punto di riferimento per un’attività di monitoraggio e di assistenza durante l’estate”. Rispetto ad altre idee che “avrebbero solo penalizzato e di fatto allontanato possibili turisti da questa Terra, questo è un sistema molto leggero e semplice. Una app per neofiti che si presenta di facile utilizzo, anche per persone di una certa età che decideranno di venire a trascorrere le vacanze 2020 in Sicilia. “Potrebbe essere anche un esperimento che anche altre regioni potrebbe adottare evitando quindi altre idee bizzarre che di fatto impedirebbero la visita in altre regioni ai turisti”, conclude.

Unità sanitaria per i turisti: in cosa consiste

Inoltre, l’Isola si è dotata di una rete assistenziale sanitaria pronta ad intervenire e coordinare possibili emergenze sanitarie. Bertolaso ha chiuso il suo intervento parlando proprio di quest’ultimo aspetto: “È stata creata questa rete di protezione con medici che vengono distribuiti nelle zone a maggiore concentrazione turistica e che quindi anche loro osserveranno, assisteranno e aiuteranno a risolvere eventuali problemi. Possiamo già immaginare che i falsi negativi saranno molto di più rispetto a quelle che possono essere altre situazioni. Molta gente – continua – con 37 e mezzo di febbre perché avrà avuto un ascesso o un’otite ricorrerà all’assistenza di queste squadre che vengono allestite per avere aiuto”. In contemporanea sarà fornito un numero verde per le dovute informazioni.

L’applicazione sarà disponibile a breve, considerando che bisogna ancora fornire l’interfaccia con diverse lingue e valutare anche l’efficienza del numero verde. Bertolaso, in chiusura, ha poi chiarito che il suo compito è quello di coordinatore del Protocollo SiciliaSiCura e che i mesi estivi saranno abbastanza tranquilli, mentre si prevede che dal prossimo autunno ci saranno nuovi picchi di emergenza, dovuti anche alla circolazione dei comuni ceppi influenzali. Di seguito, la conferenza stampa integrale pubblicata dalla Regione Siciliana.

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