Novità importanti per la scuola: il governo prova a rimediare al posticipo del concorso docenti straordinario con lo strumento delle call veloci: ecco di cosa si tratta.
Arrivano ulteriori news dal mondo della scuola. La ministra Azzolina, infatti, replica alla possibile carenza di supplenti per il ritorno in classe, dovuta, anche, al ritardo del concorso scuola straordinario. “Mi piacerebbe avere e sto lavorando per avere tutti i docenti in cattedra a settembre”, dichiara la ministra dell’Istruzione nel corso di un’intervista al Sole24 ore. Il timore diffuso tra gli organi del ministero è che i 32 mila posti messi a concorso dal bando, col rinvio in autunno, arrivino troppo tardi. Il ministero dell’Istruzione, del resto, pensa a delle alternative per colmare il momentaneo vuoto.
Lo strumento che permetterà di evitare il caos supplenze si chiama “call veloci“. “Permetterà di distribuire a livello nazionale le immissioni in ruolo rimaste vacanti“, spiega la ministra 5 stelle. Il funzionamento è semplice: i precari abilitati e iscritti alle graduatorie a esaurimento (le cosiddette Gae), nonché i vincitori dei precedenti concorsi, potranno fare domanda in un’altra regione. In questo modo, chi farà domanda otterrà una cattedra destinata altrimenti a rimanere vacante.
Non è ancora noto il numero di docenti che verranno assunti in questo modo. Tuttavia, saranno gli Uffici scolastici territoriali (Usr) a indicare quante e quali immissioni in ruolo non sono andate a buon fine. Dopodiché, entro 5 giorni gli interessati potranno indicare la regione e le province prescelte. A questo punto, entro il 10 settembre le Usr pubblicheranno i risultati della call.
Tra le altre news scuola annunciate, uno strumento importante saranno le graduatorie digitali. In questo modo, come dichiara Azzolina, il sistema sarà “più celere e più razionale“. Si tratta di una novità non da poco, considerato che molte scuole iniziano l’anno scolastico senza conoscere docente o supplente. “Le graduatorie che erano di istituto e cartacee diventano provinciali e digitali. Un’innovazione che riguarda un milione di persone”, spiega ancora la ministra.
I cambiamenti non sono poco rilevanti. Infatti, ogni precario potrà così concorrere su tutte le scuole della provincia e non solo su 10 o 20 istituti indicati. Infine, dato da non trascurare, l’intera procedura sarà telematica.
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