Il progetto nodo Catania prevede due lotti funzionalmente autonomi con nuova stazione sotterranea Duomo/Porto, il decentramento del deposito Ferroviario di Piazza Europa nella, fermata di Catania Acquicella, la realizzazione del nodo di scambio con Metro-Circumetnea nellโarea del parcheggio comunale gestito dallโAmt a Fontanarossa.
โAbbiamo preso atto con estrema soddisfazione – ha detto il sindaco Pogliese โ dellโavvio della fase definitiva di progettazione, da parte di Italferr, del tanto atteso quanto complesso lavoro volto allโinterramento del fascio di binari che, dal 1870, costituisce una vera cintura di ferro che ha separato la cittร dal suo mare. Con questo progetto si ridisegna la Catania del 2030, ponendo i binari in sotterraneo e ridando nuova vita al fronte del Porto. La proposta ha colto la richiesta di limitare a soli 50 metri lโoccupazione delle banchine portuali, anzichรฉ dei 160 originariamente previsti che avrebbero sacrificato eccessivamente lo specchio dโacqua. Il nuovo tracciato consentirร la realizzazione della stazione โDuomoโ nei pressi di Villa Pacini – ha aggiunto il primo cittadino – con un impatto nullo sia per la zona di Castello Ursino che quella di San Cristoforo.
Indubbiamente concorderemo ogni passaggio con il governo regionale ma ritengo che siano elementi di grande valenza progettuali rispettosi dellโambiente per creare una doppia linea ferroviaria che sia davvero una vera e propria metropolitana costiera, che da Giarre arriva in pochi minuti nel cuore di Catania. Potremo pianificare la nuova scena urbana a partire dal waterfront di Catania da piazza Europa a piazza Borsellino grazie al nuovo e qualificante rapporto col mare. Gli Archi della Marina potranno giocare il ruolo di una lunga passeggiata sopraelevata che connetterร il Passiatore al Castello Ursino. Faremo scegliere alla cittร , in un appassionato confronto sia con il consiglio comunale e attraverso un progetto di riqualificazione condiviso, il destino del vecchio viadotto ferroviario che il consiglio Comunale nellโepoca post unitaria, contrastรฒ con forza quando ne fu proposta la realizzazioneโ.
La conformitร delle nuove impostazioni progettuali alla pianificazione urbanistica saranno materia di confronto in queste settimane tra i tecnici comunali e quelli di Italferr e sfoceranno in una delibera di presa dโatto della Giunta Pogliese per una valutazione e un apprezzamento complessivo degli stati di avanzamenti progettuali per la realizzazione del Nodo Catania. Il progetto definitivo giร affidato a Italferr Societร di Progettazione Gruppo FS prevede un investimento complessivo di oltre 600 milioni di euro e lโattivazione nel 2028.
Sullโaltro fronte, quello per lโinterramento della linea ferroviaria per il prolungamento della pista dellโaeroporto Fontanarossa per un costo di 265 milioni di euro, di valenza economica regionale e che sarร sviluppato di concerto con la Presidenza e lโassessorato Regionale alle infrastrutture e trasporti, si registra lโinvio del progetto definitivo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per il parere statale per il successivo avvio della fase di approvazione del progetto e di pubblicazione del bando di gara con lโattivazione prevista nel 2025.
โAnche questo progetto giunto ormai agli ultimi passaggi burocratici โ ha commentato il sindacoย โ rappresenta uno snodo strategico che ci consente di avere finalmente un pista aeroportuale di oltre 3 mila metri e dunque in grado di ospitare i voli intercontinentali, un piano di sviluppo su cui sono fortemente impegnati il presidente Musumeci e lโassessore Falcone. ร di grande importanza per la cittร โ ha ribadito Pogliese โ anche la decisione di confermare il nodo di interscambio fra la linea ferroviaria e quella metropolitana in corrispondenza del parcheggio dellโAMT. Si potrร creare un vero hub tra i diversi sistemi di trasporto ripensando lโintero sistema di accesso alla cittร storica e alleggerendo il traffico pesante che ingolfano le vie dโaccesso alla cittร . Siamo di fronte a fattori nevralgici dello sviluppo della Catania che si proietta ai prossimi anni, secondo gli orientamenti del nuovo Piano regolatore che dopo cinquanta anni esiteremo in linea coi principi dellโAgenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per la quale la mobilitร innovativa gioca un ruolo primario. Ricordo ancora quando nellโaprile del 2002, allora ero un giovanissimo consigliere a Palazzo degli Elefanti, il Comune di Catania sottoscrisse il preliminare dโintesa con RFI per avviare le basi di un progetto che finalmente si appresta a diventare una realtร organica nella sua complessitร โ.