Con il lockdown tutti abbiamo dovuto limitare i nostri spostamenti e cambiare le nostre abitudini. L’addio a palestre, cinema, teatri, ha spostato la maggior parte dei nostri hobby dall’esterno al salotto di casa. O nelle “immediate vicinanze della propria abitazione“, come non si stancano mai di ripetere quotidiani e politici. L’estro dei catanesi, però, non è stato fermato neanche dalla situazione sanitaria, come dimostra un arzillo signore beccato a pescare nientepopodimeno che dai tombini della Pescheria di Catania.
Il “pescatore urbano” è stato fermato da un passante, che ha letteralmente intervistato l’uomo, chiedendogli tutto sulla sua attività. Il pescatore, in effetti, non è nuovo a questa pratica, e dichiara di pescare in quella zona da tanti anni: ben 28, come dichiara, affermando di abitare nelle vicinanze della Piscaria. Ci si sofferma poi sulla frequenza dell’attività e sul tipo di pescato, anguille, trovate dal pescatore per ben tre volte di fila nelle scorse settimane.
L’intervista, però, viene interrotta dalla dimostrazione pratica. Proprio mentre viene ripreso, un’anguilla abbocca all’amo. Il pescatore solleva la lenza in fretta e furia ed estrae l’anguilla, che si dimena il più possibile sul lastricato della Piscaria. “Ammuccano?”, aveva chiesto poco prima l’autore del video. Decisamente sì! L’anguilla è stata estratta dai tombini di Catania, ma non è un fatto che stupisce i conoscitori della città. Sotto gli edifici del centro, infatti, scorre ancora il fiume sotterraneo dell’Amenano, abitato anche da questa tipologia di pesci.