Importanti novità sulle riapertura delle attività commerciali e al dettaglio: il calendario che farà riaprire i battenti a parrucchieri, ristoranti, bar, piscine e palestre.
La salvaguardia dello Stato rimane la clausola principale, ma le Regioni potranno decidere in autonomia in termini ampliativi o restrittivi rispetto a quanto stabilito a livello centrale. È questo quanto si evince dall’ultimo DL che è stato pubblicato e firmato dal premier Giuseppe Conte, circa la riapertura di attività ed esercizi commerciali su tutto il territorio italiano.
Resta l’assoluta possibilità, qualora lo si ritenga opportuno e la curva epidemiologica dovesse schizzare in alto, di poter decidere e chiudere in autonomia dall’alto, senza che la singola regione possa ostacolare questo processo.
Un fitto e articolato calendario delle riapertura è stato stilato in merito al periodo centrale della Fase 2, con bar, parrucchieri, centri estetici, attività al dettaglio, stabilimenti balneari, ristoranti e pizzerie che potranno riaprire i battenti a partire da lunedì 18 maggio. Il 25 maggio toccherà invece a piscine, palestre e centri sportivi di vario genere, mentre per cinema, teatri e centri estivi e ricreativi bisognerà aspettare ancora un bel po’, ovvero il 15 giugno come data attualmente indicativa.
“Riprende la vita sociale, si potranno incontrare gli amici oltre che i congiunti, ma il suggerimento è quello di indossare e portare con se sempre la mascherina, onde evitare di trovarsi impreparati in situazioni di assembramento o di pericolo per la propria e altrui salute” ha dichiarato il premier Conte durante la conferenza stampa di sabato sera.
Il rischio è calcolato secondo quanto riferiscono dai piani alti, con la possibilità di una repentina risalita dei contagi e l’autonomia di prendere decisioni circoscritte qualora ce ne fosse la necessità: “I dati incoraggianti ci confermano – ha affermato Conte – che gli sforzi collettivi fin qui fatti hanno prodotto i risultati attesi. È sceso il numero dei contagiati, dei malati e dei decessi, ed è aumentato il numero dei guariti. Abbiamo potenziato le strutture ospedaliere con nuovi posti di terapia intensiva e sub intensiva, abbiamo aumentato controlli con tamponi e test e stiamo per sperimentare la app ‘Immuni’. Siamo nella condizione di affrontare questa fase con fiducia ma anche senso di responsabilità“.
Niente più autocertificazioni per gli spostamenti all’interno degli spazi comunali e regionali, mentre si potrà uscire dal territorio della propria regione solo per i già citati e comprovati motivi di lavoro, assistenza sanitaria e salute. Spostamenti liberi dunque, anche se rimane l’assoluto divieto di creare assembramenti o organizzare feste pubbliche e private, mentre dal 3 giugno verranno abbattute anche le frontiere con l’estero, con la possibilità di spostarsi all’interno delle aree dell’Ue senza la necessità di dover svolgere i 14 giorni di quarantena una volta arrivati a destinazione.
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