L'idea circola da diverse ore: dei box in plexiglass per garantire il distanziamento sociale contro il Coronavirus anche a mare. Tuttavia, per il momento, si tratta solo di una ipotesi.
Con l’arrivo della primavera e le festività pasquali tutti hanno iniziato ad assaporare l’aria di relax e il tepore dei raggi del sole durante la bella stagione, anche se solo dal balcone. L’avvicinarsi dei mesi più caldi dell’anno fa inevitabilmente pensare al mare, alle giornate in spiaggia e a lidi affollati. Pensieri inconcepibili, si direbbe, se paragonati alle regole di distanziamento sociale e al lockdown in vigore in Italia e in numerosi altri Paesi del mondo da oltre un mese.
In questi giorni è tutto un fremere di idee e iniziative su come passare le giornate estive al mare evitando potenziali contagi o situazioni che potrebbero generare una seconda ondata. Tra proposte ufficiali per far ripartire il turismo e altre più ufficiose spicca l’idea di un’azienda del modenese, la “Nuova Neon Group 2“, che per la stagione balneare propone dei box in plexiglass tra gli ombrelloni e le sdraio, in modo da rispettare le regole di social distancing.
Il progetto consiste in box trasparenti con pareti in plexiglass e profili in alluminio di 4,5 metri per lato con un ingresso da un metro e mezzo di ampiezza. Una soluzione che ha fatto subito il giro dei social network, diventando in poche ore molto discussa. Tra le altre soluzioni prospettate, inoltre, ci sarebbe quella di lasciare almeno tre metri tra un ombrellone e l’altro, in aggiunta a barriere di plexiglass da interporre ogni coppia di lettini.
L’idea per il momento resta inattuata e desta più di qualche perplessità. Tuttavia, diversi mesi mancano ancora all’apertura ufficiale della stagione estiva e forse qualche lido sta già pensando a questa prospettiva.
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