Arrivano i primi risultati dei tamponi effettuati su 4 mila cittadini rientrati in Sicilia: 39 sono risultati positivi, ma asintomatici; si attendono i risultati di altri 2 mila test, mentre sono 9 mila i rientrati che si sono registrati sul portale della Regione e attendono di essere sottoposti al tampone. L’assessorato alla Salute ha deciso di dedicare 10 laboratori d’analisi su 20 esclusivamente all’analisi dei test di Covid-19.
L’assessore alla Salute Ruggero Razza spiega: “Non possiamo permetterci ottimismo e rimettere in discussione alcune regole che ci siamo dati, fra cui la quarantena obbligatoria per chi รจ rientrato in Sicilia dopo il 14 aprile“. Secondo il censimento regionale, sono 15 mila i soggetti rientrati dopo questa data: “In base all’ordinanza del presidente della Regione in vigore โ continua โ su ognuno di questi soggetti deve essere svolto un controllo sanitario con tampone o con un altro test diagnostico autorizzato. ร uno sforzo enorme ma necessario. Mi scuso con i cittadini che stanno aspettando qualche giorno in piรน, ma non possiamo permetterci che soggetti asintomatici possano contagiarne altri se reinseriti precocemente nel contesto sociale“.
I dieci laboratori riescono a esaminare circa 1200 campioni al giorno, l’Istituto zooprofilattico della Sicilia ad esempio ne analizza da 300 a 400. “Da qui a dopo Pasqua โ assicura l’assessore – riusciremo ad assicurare il test a tutti i cittadini che sono rientrati. ร una scelta difficile ma รจ importante rispettarla. In ogni caso fino al 13 aprile il decreto ministeriale obbliga a restare a casa, tranne alcune eccezioni“.
Sembra perciรฒ che la regione stia tornando sui suoi passi, escludendo l’autocertificazione di “buona salute” che era stata appoggiata (ma non resa operativa con ordinanza) dal comitato tecnico scientifico della Regione ai cittadini rientrati che hanno concluso la quarantena, ma non sono stati sottoposti al tampone.