Approfondimento: le statistiche dellโandamento del contagio in Sicilia
Un pericoloso focolaio potrebbe innescarsi a causa di una maldestra visita di cortesia: una giovane, rientrata in Sicilia dalla Lombardia nei primi giorni di marzo, andando a trovare il nonno ricoverato in una struttura sanitaria assistita (Rsa), ha fatto partire un pericoloso contagio.
I fatti, avvenuti nel piccolo comune di Villafrati, in provincia di Palermo, hanno scatenato l’ira dei concittadini, oltre a far scattare un allarme di non poco conto. La ragazza avrebbe riscontrato i primi sintomi da Covid-19 solo pochi giorni dopo la visita, innescando la miccia del dubbio e facendo partire i controlli a tappeto all’interno della stessa Rsa. Il tragico risultato, ha portato ad un totale di 16 pazienti risultati positivi al tampone, con piรน della metร degli anziani trasferiti d’urgenza all’ospedale di Partinico (PA).
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“Quest’oggi sono stati effettuati tamponi a tappeto all’interno della struttura, sia al personale che ci lavora sia ai pazienti ricoverati“, ha commentato il sindaco di Villafrati Francesco Agnello, in una lunga diretta sul proprio profilo Facebook. “Ci stiamo preparando al peggio e tutto dipenderร dallโesito degli oltre cento tamponi fatti da ieri pomeriggio al personale. Per ora รจ prematuro pensare ad una zona rossa come successo a Codogno, ma magari fra due ore la situazione potrebbe richiederlo. Siamo pronti a tutto! Stiamo facendo il massimo per contenere il contagio e all’interno dell’Rsa lavorano molti nostri concittadini; altrettanto, ho fornito la lista dei dipendenti agli altri sindaci dei comuni limitrofi, per far partire la mappatura e tracciare gli spostamenti dei soggetti in questione” ha concluso il primo cittadino del comune palermitano.
La struttura, intanto, รจ stata sottoposta al totale isolamento, con oltre 100 persone al suo interno tra dipendenti e pazienti ricoverati.