A un passo dalla fine del loro percorso da liceali, gli studenti si sono ritrovati un nemico sconosciuto ad intralciarli. La parola ai maturandi 2020: come stanno vivendo questo momento e cosa si aspettano dal futuro?
La maturità è uno di quei momenti che rimangono nei ricordi di ognuno di noi, è un punto d’arrivo, un traguardo, una foto che seppur ingiallita dal tempo è sempre bella da rivedere. Chi c’è già passato lo ricorda ancora: gli ultimi giorni di scuola di un giugno particolarmente caldo, la notte prima degli esami passata con i compagni di percorso a condividere la paura e la voglia di scoprire cosa sarebbe accaduto in futuro e le tante domande.
Insomma, l’ultimo anno di liceo e la sua conclusione sono momenti fondamentali. Quest’anno, però, i maturandi 2020 si trovano di fronte ad uno scenario che nessuno di noi ha mai provato. La diffusione della pandemia COVID-19 ed il blocco della nostra Nazione ha – per forza di cose – fermato anche la scuola, misura necessaria ma che avrà le sue ripercussioni per chi si appresta a concludere l’ultimo anno di liceo.
Al ministero dell’Istruzione la ministra Azzolina è già a lavoro per dare quanto prima risposte ai maturandi su cosa li aspetterà in questi tempi confusi. Queste finora le notizie: è quasi sicuro che verranno abolite le prove Invalsi e l’alternanza scuola lavoro non verrà presa in considerazione come requisito necessario per l’ammissione; non è poi da escludere la possibilità che la commissione sia costituita unicamente da membri interni e che la seconda prova venga rimodulata o esclusa. C’è la possibilità che l’esame consista soltanto nella prova orale? Sì, se l’attuale stato di emergenza dovesse continuare.
Può essere che gli esami vengano spostati a settembre? Al momento questa possibilità è da escludere, perchè renderebbe difficile il processo relativo ai test d’ammissione all’università. La prima prova degli esami di maturità dovrebbe svolgersi il 17 giugno, ma si aspettano ancora notizie ufficiali per sapere se il calendario subirà variazioni.
Live Unict ha chiesto direttamente ad alcuni studenti e studentesse che frequentano l’ultimo anno di liceo cosa pensano dell’attuale emergenza Coronavirus, come stanno vivendo la scuola a distanza e come immaginano la loro maturità.
“L’emergenza Coronavirus di sicuro è un problema che ha stravolto la nostra vita, posso dire di essermi informata abbastanza perché ovviamente ritrovarsi da un giorno all’altro rinchiusi a casa fa pensare – dice una studentessa – la gente sottovaluta il problema”. Un’altra studentessa sottolinea invece l’importanza delle misure prese dall’Italia per fronteggiare l’emergenza: “L’adozione dei provvedimenti mira a garantire la tutela e la salvaguardia della salute di ogni singola persona e di conseguenza dell’intera comunità nazionale”. Sebbene si potrebbe – erroneamente – pensare il contrario, tra i più giovani è diffusa la consapevolezza della gravità della situazione, molti sentono di avere una responsabilità e non sottovalutano il problema.
Per quanto riguarda il nuovo modo di fare lezione, anche i maturandi stanno facendo i conti con la didattica online, tra sperimentazioni e difficoltà. “Stiamo facendo diverse video lezioni – dichiarano -, e molti compiti, forse più di quelli che facevamo in classe! Vi è però molta difficoltà, noi ragazzi non abbiamo il confronto diretto col docente o con i compagni”. Altri studenti lamentano il fatto che non tutti i professori siano in grado di gestire i mezzi tecnologici adeguatamente, lasciando un vuoto e un senso di smarrimento su come gestire i programmi.
Tutto è sembrato ai ragazzi come una “vacanza”, ma è bastato poco perché si rendessero conto che in realtà non lo è e l’opinione in molti casi è la stessa: “Vogliamo tornare a scuola!”, dicono in tanti avvertendo soprattutto la mancanza della quotidianità, l’incontro con i compagni, la ricreazione, lo studio insieme, il confronto con i professori. Alcuni stanno già studiando per i test d’ingresso all’università previsti per settembre, e guardano al futuro fiduciosi del fatto che presto o tardi questa crisi verrà sicuramente superata, ma con la consapevolezza dei danni che questa battaglia porterà dietro di sé.
Una studentessa lancia un appello a chi per lei dovrà prendere decisioni: “Mi auguro che qualsiasi decisione verrà presa non intacchi il percorso fatto nell’arco dei miei cinque anni”. C’è poi chi riflette su quanto l’emergenza Coronavirus stia cambiando un momento storico nella vita di tanti studenti: “L’esame, come dicono tutti, lo ricorderemo per sempre. Non era di sicuro questa la mia idea di maturità”.
Tra i ragazzi c’è sconforto e paura, ma anche tanta forza e speranza. Questa è forse la “prova di maturità” più importante a cui viene chiesto loro di partecipare, saranno giorni che rimarranno per sempre impressi nei loro ricordi, giorni in cui stanno – stiamo – imparando l’importanza di quello che è per noi veramente importante. “Questa situazione che stiamo purtroppo vivendo ci mette nelle condizione di riflettere sul vero significato e sull’importanza della vita, riscoprendo e apprezzando quei veri valori che spesso tendiamo a sottovalutare o ignorare. Mi auguro che ne usciremo presto e sicuramente più forti di prima”, è la dichiarazione con cui ci lasciano gli studenti.
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