Nelle ultime ore molti giovani siciliani, residenti per motivi di studio o di lavoro nelle Regioni colpite dal Coronavirus, hanno deciso di rientrare a casa dopo la sospensione delle lezioni nelle varie università o per altri ragioni. La sorpresa più amara, per loro, non è stata il rischio contagio, ma i biglietti proibitivi, fuori dalle medie di stagione, che superano anche i 300-400 euro da aeroporti come Bologna, Milano, Bergamo, Venezia verso Palermo e Catania. Anche di fronte a un’emergenza sanitaria di portata mondiale la Sicilia si trova quindi a dover pagare l’ingiustificato costo della propria insularità.
Nel frattempo sono state già avviate, da diversi enti, le pratiche di rimborso che spettano a coloro che rinunciano a viaggiare per l’emergenza Coronavirus. Ferrovie dello Stato e Italo-Ntv hanno inoltre comunicato di essere pronte a riconoscere il rimborso integrale dei biglietti fino al 23 febbraio.