Concorso insegnanti: scontro aperto tra Miur e sindacati sulle modalità di reclutamento docenti. Il concorso scuola e i rispettivi bandi subiranno slittamenti?
Il concorso insegnanti subisce una brusca frenata? Stando alle ultime notizie sembrerebbe di sì. L’incontro tra la neo ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e i sindacati sembra non essere andato come si sperava. Il tavolo tecnico sulle modalità di reclutamento dei docenti non sembra aver messo d’accordo ministero e sindacati, che hanno dimostrato di avere una visione diversa sul concorso scuola 2020. Vediamo, nel dettaglio, cosa è successo.
L’incontro, tenutosi il 30 gennaio 2020 e che avrebbe dovuto far registrare significativi passi avanti sulla stesura dei bandi, non sembra aver generato significativi passi avanti. Stando al comunicato diffuso dai sindacati, l’atteggiamento della ministra Azzolina, nei confronti delle loro richiesta, sarebbe stato di chiusura totale. L’incontro, dunque, si sarebbe chiuso con un niente di fatto. Ma cosa chiedevano i sindacati? Le principali e più significative richieste riguarderebbero le prove scritte e i punteggi del concorso scuola straordinario. In merito alla prova computer based del bando scuola, i sindacati hanno chiesto: la pubblicazione di una banca dati dei quesiti che potrebbero essere sottoposti ai docenti; la riduzione del numero di domande da 80 a 70; la valorizzazione dei titoli e del servizio rispetto alla prova. Il ministero non sarebbe d’accordo e punta, invece, a dare maggiore valore alla prova, che servirà a dimostrare le competenze dei docenti. Scontri anche sul sostegno e sui commissari di concorso.
A seguito dell’esito dell’incontro-scontro tra Miur e sindacati, viene spontaneo chiedersi: i bandi di concorso a cattedra subiranno ulteriori slittamenti? I sindacati non hanno firmato il documento di intesa sul concorso scuola, tuttavia il ministero fa sapere che intende continuare a lavorare sulla stesura dei bandi. Non ci saranno rallentamenti sui tempi e i tre bandi di concorso previsti per febbraio saranno pubblicati entro la fine di questo mese. L’obiettivo, come già annunciato in precedenza, è quello di far entrare in classe i primi assunti già a partire dal 1 settembre 2020. I sindacati, intanto, annunciano mobilitazioni.
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