I Concorsi Agenzia Entrate sono tra i bandi più attesi del 2020. Ecco cosa aspettarsi: requisiti, struttura delle prove e data bando.
Sale l’attesa per i Concorsi Agenzia Entrate, una serie di cinque bandi che l’Agenzia pubblicherà tra 2020 e 2022. Il perché è semplice: tramite questo bando, l’Agenzia assumerà circa 2600 unità, divisi tra incarichi dirigenziali, circa 300 e impiegati, il resto. Il capitolato del bando, a fine pagina, contiene molte informazioni al riguardo, ecco quali.
Non si sa ancora quando uscirà il bando, ma di certo entro l’anno ci saranno novità in merito. Inoltre, dato che i cinque bandi usciranno nel corso di soli tre anni, è possibile che copriranno più di un concorso l’anno. L’obiettivo principale dei bandi sarà coprire i posti rimasti liberi. Infatti, pensionamenti e necessità di una decisa lotta all’evasione rendono necessarie nuove assunzioni.
Tra le unità di personale, i requisiti del Concorso Agenzia Entrate prevedono spazio per figure come economisti, giuristi, statisti, ingegneri, architetti e geometri. Dunque, basterebbe anche solo il diploma di geometra per partecipare al concorso. Finora, le informazioni al riguardo parlano di distribuzione dei vincitori tra le varie sedi dell’Agenzia in tutta Italia. Inoltre, il bando non avrebbe un limite d’età preciso. Anche chi cerca lavoro già da molto tempo potrà quindi partecipare al concorso.
Le assunzioni dovrebbero partire da luglio 2020, quindi è molto probabile che a breve esca il bando, visto che ci vorrà del tempo perché le prove vengano completate e le selezioni concluse.
Il capitolato tecnico che regola i Concorsi dell’Agenzia delle Entrate è chiaro a tal proposito: le prove selezioneranno i candidati tramite un questionario di 80 quesiti, con tre o cinque domande a risposta multipla. I quesiti saranno inediti.
Per quanto riguarda gli incarichi impiegatizi, sono previste due prove:
Quanto alle selezioni vere e proprie, tutti potranno partecipare alla prima prova. Tuttavia, la seconda ammetterà solo chi rientrerà nei posti in graduatoria, con un tetto massimo di 3 o 5 volte i posti indicati nei bandi per i profili specifici e la sede scelta.
Infine, gli incarichi dirigenziali avranno una struttura classica, con una prova preselettiva (nel caso di ampi numeri di candidati) e le tradizionali prove scritte.
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