La fonte dell’eterna giovinezza in Sicilia: la leggenda di Cinzio e Corinzia

La fonte dell’eterna giovinezza, stando alla leggenda di Cinzio e Corinzia, si troverebbe proprio in Sicilia, nei pressi della valle del Belice.

La leggenda sulla fonte dell’eterna giovinezza ha fornito per secoli materiale per storie di fantasia, film e opere letterarie. Chi non vorrebbe vivere per sempre giovane e pimpante, sconfiggere le malattie e allontanare lo spettro della vecchiaia? Per centinaia di anni ci si è interrogati sulla possibile esistenza di questa sorgente dalle proprietà miracolose, cercando di indovinare la sua presunta ubicazione. Esploratori e avventurieri del passato si sono avventurati alla ricerca della fonte, nutrendo il mito intramontabile della vita eterna.

Tra versioni che la collocano nell’arcipelago dei Caraibi e altre che ipotizzano la sua presenza nel cuore dell’Amazzonia o in Asia Centrale, anche in Sicilia si sono sviluppati miti e credenze popolari riguardanti la mitica sorgente della giovinezza. Secondo la leggenda di Cinzio e Corinzia, infatti, la fonte della vita eterna si troverebbe proprio sull’Isola e sarebbe situata nella Valle del Belice.

La fonte dell’eterna giovinezza: in Sicilia il mito di Cinzio e Corinzia

La leggenda narra che due giovani pastori che vivevano nella valle dell’Hypsas, l’attuale Valle del Belice, un giorno decisero di intraprendere il cammino per risalire fino alla sorgente del fiume Belice, considerata la Fonte Sacra. Partendo dalla foce, quindi, i due risalirono il pendio, attraversando i boschi di ginestre e lasciandosi guidare dallo scroscio del corso del fiume. Dopo un lungo cammino, addentrandosi nella fitta e ridente vegetazione, Cinzio e Corinzia, questi i loro nomi, si accorsero di essere giunti finalmente a destinazione e di trovarsi di fronte alla sorgente del Belice.

Questa emanava nebbie e fumi caldi, gorgogliando e zampillando fino a rendere indistinguibili i contorni del paesaggio circostante e rendendo umida l’aria. I pastori, sebbene non si rendessero conto appieno della propria scoperta, seppero di essere stati baciati dal divino e di essere giunti laddove molti desideravano trovarsi, ma che andavano ricercando troppo lontano.

Scelsero, quindi, di fermarsi a trascorrere il resto della propria esistenza in una grotta in prossimità della magica sorgente e, ogni notte, erano soliti celebrare riti sacri in onore di Afrodite. Con il trascorrere del tempo, però, capirono che qualcosa di miracoloso li aveva toccati, notando che i propri corpi non invecchiavano e i loro volti non risentivano del passare delle stagioni. Godevano, inoltre, di ottima salute e persino le loro vesti non si logoravano, mentre la grotta proteggeva i loro averi dalle intemperie. Capirono di essere diventati immortali.

La fantasia popolare vuole che questi due misteriosi e immortali pastori abitino, ancora oggi, nei pressi della sorgente, quasi fossero i guardiani dell’eterna giovinezza.

La fonte dell’eterna giovinezza in Sicilia: le acque termali di Montevago

Al di là della bizzarra leggenda di Cinzio e Corinzia, comunque, nella Valle del Belice e, più precisamente, nei pressi del borgo di Montevago esiste realmente una “fonte dell’eterna giovinezza”. Ciò che il mito descrive come magico e miracoloso, in effetti, altro non è che una zona di acque termali sperduta nella natura incontaminata e dalle effettive proprietà benefiche.

Lungi dal concedere l’immortalità o la cura a tutte le malattie, le acque calde della sorgente del fiume Belice avrebbero effetti benefici nel trattamento di eczemi e acne, ma anche di asme e riniti allergiche. Il paesaggio naturale circostante, inoltre, permette di immergersi totalmente in un’atmosfera di relax e di pace dei sensi, annullando la cognizione del tempo. Ai giorni nostri, tra l’altro, le acque termali di Montevago vengono convogliate in un moderno centro benessere.

Nonostante si sia ben lontani dalla mistica e leggendaria fonte che annulla la morte, donando la vita eterna, la sorgente del Belice non manca certo di magia e rimane un luogo incantato, dove ritrovare il contatto con se stessi e il mondo naturale.

Debora Guglielmino

Classe '94, la passione per l'informazione e il giornalismo mi accompagna sin da quando ero ancora una ragazzina. Studentessa di Scienze della Comunicazione, amo la lettura e le atmosfere patinate ed eleganti tratteggiate nei romanzi della Austen. Appassionata e ambiziosa, sogno di poter un giorno conoscere il mondo e di raccontarlo attraverso una penna e un taccuino.

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