Categorie: Attualità

Capodanno, è “corsa ai fuochi”: una guida per usarli senza rischiare

La pratica di scoppiare i "botti" durante la notte di Capodanno è una tradizione che va praticata mediante l'uso di semplici e responsabili accorgimenti.

Accendere petardi e fuochi d’artificio è una tradizione di Capodanno che, malgrado le proteste delle associazioni ambientaliste e gli incidenti spesso verificatisi nel corso degli anni, continua a ripetersi con regolarità. Se proprio non se ne può fare a meno, meglio allora dotarsi di tutti gli accorgimenti necessari per evitare pericoli.

Che siano legali o illegali, l’uso incauto dei “botti” può condurre a gravi conseguenze fisiche: da ustioni al viso e alle mani ai danni alla vista, fino alla perdita totale di arti e udito. Un rischio sicuramente maggiore deriva da quelli non controllati, spesso senza etichetta, venduti a basso costo e prevalentemente prodotti in Cina: molti di essi hanno infatti presentato un’esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un solo colpo.

È importante ricordare che non esistono fuochi d’artificio sicuri al 100%, anche se la vendita è consentita. Persino quelli più amati dai bambini, le “stelline” sono potenzialmente molto rischiosi, dato che la loro temperatura di combustione è pari a 300° C. È fortemente consigliabile, quindi, allontanarsi dalla miccia, di qualsiasi natura essa sia, una volta accesa.

I giochi pirotecnici legali, autorizzati e in libera vendita, devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso.

I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti. Non vanno mai bagnati con acqua: alcuni fuochi sia legali che illegali contengono alluminio, quest’ultimo se a contatto con l’acqua potrebbe andare in autocombustione provocando lo scoppio non voluto dell’artifizio.

Non bisogna mai avvicinarsi a micce inesplose. Infatti, il movimento del corpo nell’avvicinarsi al congegno, genera degli spostamenti d’aria che, seppur minimi, possono alimentare la fiammella provocandone l’esplosione, né cercare di ricostruirne ulteriori tramite il materiale inesploso: urto o pressione sono tra le principali cause scatenanti di scoppio indesiderato.

Redazione

Articoli scritti dalla Redazione.

Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Sicilia, previsto picco di influenza post-natalizio: rischi per anziani e bambini

Dopo le festività natalizie, si prevede un picco dei casi di influenza, causato dall’aumento delle…

19 Dicembre 2024

Eventi Catania, cosa fare nel weekend: cultura, musica e vintage market

Eventi Catania: Catania si prepara a un dicembre ricco di eventi imperdibili che animano la…

19 Dicembre 2024

La Sicilia brilla a Times Square: la campagna promozionale che conquista New York

Le immagini della Sicilia arrivano nel cuore di New York, illuminando Times Square. La clip,…

19 Dicembre 2024

Vacanze di Natale 2024: date e novità del calendario scolastico

Ancora pochi giorni e iniziano le tanto attese vacanze di Natale 2024. Quest’anno gli studenti…

19 Dicembre 2024

Concorso Accademia Militare 2025: bando e requisiti di partecipazione

È stato indetto il concorso Accademia Militare 2025 per l’ammissione di 171 allievi al primo…

19 Dicembre 2024

Bonus famiglie 2025: requisiti, scadenze e come ottenerli

Bonus famiglie 2025: Il 2025 si prospetta come un anno ricco di opportunità per le…

19 Dicembre 2024