L’Università di Catania ospita la Ferrari per ricerche sull’Automotive

Al centro dell’incontro la futura Ferrari ibrida, una vettura spinta da un motore endotermico V8 e da tre motori elettrici, per una potenza complessiva di circa 1000 CV.

Le ricerche dell’Ateneo di Catania sul settore Automotive attraggono sempre più i tecnici del “Cavallino rampante”. Martedì scorso, al dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica ed informatica alla Cittadella universitaria, una delegazione della Ferrari – composta dagli ingegneri Philippe Krief (direttore tecnico di Ferrari GT), Alberto Nicoletta (responsabile Sviluppo componenti Ferrari GT), Luca Poggio (responsabile Sviluppo ibrido GT) e Ugo Sitta (team leader Sviluppo Inverter GT) – è approdata all’Università di Catania per incontrare il rettore Francesco Priolo e numerosi docenti dell’ateneo tra cui il direttore del dipartimento Dieei, Giovanni Muscato, il presidente del corso di laurea in Ingegneria industriale, Massimo Oliveri, e il delegato al Trasferimento tecnologico e rapporti con le imprese, Antonio Terrasi.

Al centro dell’incontro la futura Ferrari ibrida, una vettura spinta da un motore endotermico V8 e da tre motori elettrici, per una potenza complessiva di circa 1000 CV. A illustrare le caratteristiche del proposito è stato l’ing. Krief che si è soffermato anche sulla differenza tra i modelli GT e Sport e sulle diverse tematiche di sviluppo di interesse comune con l’ateneo di Catania e che potrebbero, quindi, concretizzarsi con attività di ricerca in collaborazione.

Tra i temi la ottimizzazione topologica allo scopo di ridurre le masse, l’additive manufacturing, la simulazione sperimentale con tecniche Cad/Cae, lo sviluppo sistemi di controllo e di assistenza alla guida, sistemi di interfaccia uomo-macchina, componenti per il sistema di propulsione ibrido (batterie, inverter) e comfort in abitacolo.

“Siamo onorati di ricevere nel nostro ateneo – ha detto il rettore Francesco Priolo che era affiancato dai docenti Maide Bucolo, Salvatore Pennisi, Lucia Lo Bello, Massimo Oliveri, Giacomo Scelba, Riccardo Caponetto, Vincenzo Costanzo, Gaetano Sequenzia, Michele Calì e Gaetano Patti – un’azienda di grande prestigio come la Ferrari che rappresenta l’eccellenza italiana nel settore automotive ed è per noi motivo d’orgoglio sapere dell’interesse che i tecnici della Ferrari hanno nei confronti dell’attività di ricerca che i docenti dell’Università di Catania svolgono nel settore automotive. Ci auguriamo che possano concretizzarsi sempre maggiori collaborazioni tra Catania e Maranello poiché ciò dimostra ancor di più la validità della nostra ricerca applicata, ha concluso il rettore.

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Il prof. Massimo Oliveri ha sottolineato “il consolidamento ulteriore dei rapporti di collaborazione avuti negli anni scorsi che hanno prodotto risultati di reciproco interesse e in particolar modo nel campo della distribuzione del motore. Collaborazioni che hanno condotto, tra l’altro, all’assunzione da parte dell’azienda di Maranello di diversi laureati del nostro ateneo”.

A seguire il prof. Antonio Terrasi ha evidenziato “le attività dell’ateneo in questo settore e l’importanza della futura collaborazione con la prestigiosa azienda di Maranello e le azioni già avviate per favorire l’assunzione dei nostri laureati in aziende prestigiose come la Ferrari”. In chiusura sono intervenuti gli ingegneri Luigi Celona e Andrea Miraglia dell’Infn e l’ing. Enrico Parrinello che ha illustrato il progetto Brit e in particolar modo le applicazioni di Rapid Prototyping.

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