Recentemente il consiglio dei ministri aveva approvato il Decreto scuola 2020 che introduce molteplici novità nel settore della scuola, dell’istruzione e dei concorsi pubblici, martedì 29 ottobre 2019 il presidente della Repubblica ha firmato il provvedimento che successivamente è stato poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il provvedimento contiene importanti provvedimenti anche in materia di assunzioni con un concorso ad hoc per i docenti precari, all’interno di questo articolo andiamo a conoscere tutti i dettagli di questo decreto e le novità che introduce per la scuola.
Come anticipato il Decreto Scuola 2020 introduce molteplici novità nel settore scuola e istruzione, di seguito vediamo in sintesi quali sono i provvedimenti inclusi nel decreto che entreranno in vigore a partire dal 2020:
Si tratta di un corposo pacchetto di modifiche e interventi che hanno precisi scopi, ad esempio tra i provvedimenti c’è la pubblicazione di un bando dedicato ai docenti precari storici, l’obiettivo del Ministero dell’Istruzione è quello di risolvere almeno in parte il fenomeno del precariato tra i docenti, una piaga che affligge questa categoria da moltissimi anni, ma vediamo nel dettaglio le due procedure concorsuali come verranno strutturate, chi potrà accedervi e quali sono i requisiti necessari.
Il Decreto Scuola ha stabilito la pubblicazione in Gazzetta di due Concorsi Scuola che saranno pubblicati simultaneamente, il primo è chiamato “Ordinario” il secondo chiamato “Straordinario”.
Per quanto concerne il bando ordinario verrà bandito per classi di concorso, sostegno e insegnanti tecnico pratici (ITP), che si prevede resteranno vacanti nei due anni scolastici successivi a quello in cui saranno espletate le prove per la procedura concorsuale.
Tutti coloro che si candideranno per questo bando potranno farlo scegliendo una sola classe di concorso per la Scuola secondaria di primo e secondo grado, e, per gli aventi il titolo idoneo, per i posti di sostegno.
Anche se il bando ordinario avrà carattere nazionale, verrà organizzato su base regionale i candidati potranno quindi di concorrere per una singola regione.
Vediamo ora quali sono le categorie di candidati che potranno accedere al bando ordinario 2020:
Alla procedura potranno accedere anche i docenti di sostegno ma in questo caso sarà richiesta una idonea specializzazione.
Il bando ordinario avrà carattere abilitante ai fini dell’insegnamento ma solo nel caso in cui i candidati riusciranno ad avere un punteggio non inferiore a 7/10 per ciascuna prova.
Come ricorda il portale CircuitoScuola.it i candidati vincitori del bando dovranno frequentare un periodo iniziale di formazione e prova, della durata di 1 anno. Al termine di questa fase, in caso di esito positivo, sono confermati in ruolo e devono rimanere nella medesima scuola per 4 anni.
Il secondo bando di concorso previsto dal decreto scuola è quello “Straordinario”, si tratta di una procedura concorsuale rivolta a tutti i docenti considerati precari, cioè con contratto di lavoro a termine, il bando mette in campo circa 24.000 assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Il bando straordinario avrà carattere nazionale ma anche in questo caso si svolgerà su base regionale dove i candidati potranno scegliere una singola regione dove concorrere, i posti disponibili saranno banditi nelle regioni, classi di concorso e tipologie di posto che si prevede resteranno vacanti e disponibili nel triennio 2020-2023.
I candidati interessati al bando potranno scegliere una singola classe di concorso ma potranno partecipare contemporaneamente al bando ordinario e al bando straordinario, per le stesse classi di concorso e tipologie di posto, o per classi e tipologie di posti diverse.
Come quello precedente anche questo bando si rivolge ad alcune categorie di candidati, vediamo nel dettaglio chi potrà aderire:
Il bando straordinario prevede inoltre una selezione per titoli ed esami, e l’espletamento di un’unica prova scritta su computer, che si considererà superata con un punteggio non inferiore a 7/10.
Tutti coloro che risulteranno vincitori del concorso saranno immessi in ruolo a partire dal 1° settembre 2020, ma le nomine possono essere effettuate anche negli anni successivi, fino all’esaurimento della graduatoria dei 24mila vincitori.
Ricordiamo inoltre che tutti i docenti immessi in ruolo seguiranno un periodo di formazione e prova della durata di un anno, se confermati in ruolo, dovranno restare nella medesima scuola per 4 anni.
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