Il Mar Ionio prenderebbe il suo nome da una vicenda mitologica legata al leggendario personaggio di Ercole. Tra le sue acque, inoltre, si troverebbe anche la mistica isola della ninfa Calipso.
Il mar Ionio è il bacino d’acqua che bagna le coste della Sicilia Orientale e dell’Italia Meridionale. Facente parte del Mar Mediterraneo, ne costituisce il tratto più profondo ed è situato tra l’Italia, l’Albania e la Grecia. Secondo la leggenda, il suo nome affonderebbe le radici nella mitologia greca e, più precisamente, in un episodio legato all’eroico e celebre personaggio di Ercole. Inoltre, nell’Odissea di Omero si narra come tra le sue acque si celi un’isola misteriosa e magica, casa della bellissima ninfa Calipso.
Stando al mito, lo specchio d’acqua, situato nel Mediterraneo e che prende proprio il nome di Ionio, avrebbe questa denominazione per via di una vicenda epica legata anche al personaggio di Ercole. Nella mitologia greca Ionio era un giovane uomo di grande virtù, coraggioso, eroico e grande amante del mare e dell’arte. Il giovane era il figlio di Durazzo, un valoroso combattente che, grazie alla sua forza e alla sua tenacia, era stato in grado di liberare una regione della Dalmazia, vittima dei soprusi di orrendi giganti cannibali. Portata a termine con successo l’impresa, gli abitanti di quel luogo decisero, quindi, di acclamare Durazzo come proprio re.
Ionio poteva addirittura vantare una discendenza divina, essendo il nipote del potente dio del mare Poseidone, e la sua vita era quasi sempre trascorsa in maniera tranquilla, tant’è che era pure sul punto di sposare una bellissima principessa del regno dei mari. Quella situazione di pace, tuttavia, non era destinata a continuare a lungo e fu così che, a pochi giorni dalle nozze, gli zii di Ionio decisero di dichiarare guerra contro il fratello Durazzo per impadronirsi del suo regno.
Per quanto potente, Durazzo, temendo di non poter trionfare sui fratelli, entrambi dalla forza sovrumana, decise di inviare il figlio oltre i confini del regno perché trovasse degli alleati. Ionio non soltanto riuscì nell’intento, ma ritornò in patria addirittura con il valoroso e invincibile semidio Ercole, considerato tra i più celebri e leggendari dei personaggi mitologici.
Ebbe, pertanto, inizio una violenta e sanguinosa guerra, che si protrasse per ben sei mesi tra scontri campali e combattimenti senza tregua. Ercole fu un valido alleato e, benché ferito e accecato a un occhio, riuscì a garantire a Durazzo la vittoria. Nella foga del combattimento, tuttavia, accadde qualcosa di tragico e inaspettato: Ercole, infatti, colpì per errore anche Ionio, il quale perse la vita sul campo di battaglia. Il corpo fu deposto in una bara e abbandonato alle onde del mare che Ionio tanto aveva amato in vita e che da quel momento prese proprio il suo nome.
Al di là della leggenda, comunque, l’origine reale del nome Ionio sarebbe da ricercare, invece, nel vocabolo di lingua illirica “jonë”, riconducibile al latino “nostrum”. La sua nomenclatura, quindi, significherebbe letteralmente “mare nostro”, ne sarebbe una dimostrazione il fatto che in albanese sia ancora in uso questa denominazione.
Quella riguardante l’origine del suo nome non è, comunque, l’unica leggenda legata al mar Ionio. Il mito vuole, infatti, che, celata tra le sue acque, si trovi un’isola misteriosa e magica, dimora della mitica ninfa Calipso. L’isola di Ogigia, questo il suo nome, è stata narrata anche da Omero nell’Odissea, terra in cui l’autore fa naufragare il curioso Ulisse per ben sette anni.
In questo luogo, secondo la mitologia, pare che vivesse una donna bellissima, figlia di Atlante, la quale era stata esiliata dagli dèi proprio su quell’isola con la colpa di essersi schierata dalla parte del padre nella “Titanomachia”. Calipso, innamoratasi di Ulisse, lo tenne con sé per molti anni, seducendolo e promettendogli l’immortalità, che l’eroe rifiutò.
Secondo la leggenda, quindi, l’isola di Ogigia sarebbe collocata proprio nel Mar Ionio, tanto che il suo punto più profondo, al largo della costa del Peloponneso, viene chiamato appunto “abisso Calipso”. Nei secoli sono stati molti gli studiosi che hanno cercato di ancorare Ogigia nella geografia reale, arrivando a ipotizzare che essa sia identificabile con l’isola di Gozo, luogo in cui è possibile ammirare la grotta di Calipso. Alcuni, invece, l’hanno nel tempo collocata nel tratto del Mar Ionio di fronte alla costa calabra, mentre altri ancora, infine, ritengono che essa sia rappresentata dall’attuale Pantelleria.
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