Nella 65° edizione della guida Michelin figureranno 17 ristoranti siciliani, sparsi in tutta l’isola. Nel resto d’Italia soltanto 11 ristoranti potranno fregiarsi delle tre stelle, la valutazione massima, 35 hanno ricevuto due stelle mentre saranno 328 ad averne soltanto una.
Sono due i nuovi premiati siciliani. Grazie al lavoro dello chef Giuseppe Raciti, il ristorante Zash dell’omonimo boutique hotel a Riposto, in provincia di Catania, entra nella famosa guida gastronomica francese. L’altra new entry è il ristorante Otto Geleng del Grand Hotel Timeo di Taormina, in provincia di Messina, e il suo chef Roberto Toro, ritornato in Sicilia dopo diverse esperienze all’estero.
Confermate le due stelle al ristorante La Madia di Licata (Ag), dello chef Pino Cuttaia, e il Duomo a Ragusa dello chef Ciccio Sultano. Quest’ultimo premiato da Gambero Rosso con il titolo di “Ristoratore dell’anno” così come i due ristoranti, inseriti nella lista dei migliori d’Italia.
Oltre le due new entry saranno 13 i ristoranti premiati con una stella. Per quanto riguarda la provincia etnea hanno ottenuto il riconoscimento il ristorante Sapio di Catania, Coria di Caltagirone e Shalai di Linguaglossa. Nel messinese sono stati premiati il Signum di Salina, Cappero a Vulcano e La Capinera a Taormina. Nel capoluogo di regione il riconoscimento è andato al ristorante Bye Bye Blues, mentre gli stellati in provincia sono I Pupi a Bagheria e Il Bavaglino a Terrasini. A Ragusa il premio è toccato al ristorante La Fenice e alla Locanda di Don Serafino, che perde una stella. Una stella Michelin anche per il ristorante Accursio di Modica.