All'iniziativa, organizzata dal prof. Marco Mazzone, hanno preso parte il rettore Francesco Priolo e la direttrice del Disum Marina Paino.
“Una iniziativa lodevole, un momento di riflessione collettiva sul percorso di ricerca che si sta portando avanti. Una metodologia di confronto che consiglio a tutti i dipartimenti”. È stato il rettore Francesco Priolo ad aprire, questa mattina, nell’aula magna del Monastero dei Benedettini, la sesta edizione del “Colloquio di ricerca” del dipartimento di Scienze umanistiche (Disum) dell’Università di Catania, il tradizionale appuntamento dove docenti e ricercatori dialogano e si confrontano sulle attività di ricerca portate avanti all’interno del dipartimento stesso e quest’anno intitolato “Saperi umanistici: cinque temi per il futuro”.
“Al Disum – ha continuato il rettore Priolo – i campi di ricerca sono molto diversi tra di loro ed è quindi particolarmente importante che vi siano momenti di scambio come questo. Saranno due giorni di lavoro fondamentali anche per aiutarci a ripensare al ruolo dei saperi umanistici alla luce della rapida evoluzione della nostra società. Dobbiamo chiederci in che modo questi saperi possano incidere nel nostro territorio”.
“Le mostre, i grandi momenti di incontro, gli appuntamenti culturali e divulgativi che proponiamo – ha concluso il rettore – hanno sempre visto una grande risposta da parte della città, perché la cittadinanza ha un forte bisogno di cultura. Questo colloquio deve quindi anche essere un’occasione per pensare sempre di più all’università nel suo ruolo principe: quello di motore culturale. Questi due giorni devono essere un trampolino per costruire il nostro modo di presentarci e di avere un impatto all’esterno”.
“Ormai si tratta di un appuntamento fisso, quasi rituale – ha poi affermato la direttrice del Disum Marina Paino -. Cerchiamo di aggregare il dipartimento su tematiche comuni. Naturalmente molti di noi non si stanno occupando di queste tematiche ma gli argomenti delle nostre ricerche lambiscono comunque queste grandi aree aggreganti”.
A spiegare le modalità di svolgimento del Colloquio è stato l’organizzatore dell’iniziativa, il prof. Marco Mazzone, ordinario di Filosofia e Teoria dei Linguaggi al Disum. “I lavori delle due giornate saranno articolati in cinque sessioni: “Emozioni, socialità e politica”, “Etica e mondo digitale”, “Cultura, memoria, benessere: il bene culturale in una società che cambia”, “Evidenze di crisi nell’antichità: cambiamenti, migrazioni, traumi e resilienza”, “Parola, narrazione, cognizione“. A questa si aggiungerà domani una tavola rotonda su “Politiche culturali, università e Meridione”, alla quale parteciperanno, tra gli altri, il prof. Priolo e i rettori degli atenei di Messina e Palermo, perché come da tradizione il nostro colloquio vuole dedicare un momento dove parlare di università a 360°.
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