Negli scorsi mesi la rete MUOS è stata sottoposta ad un test che ne ha decretato l'efficacia: questa, dunque, potrebbe essere presto utilizzata dalle truppe.
Dopo anni di incertezza e polemiche, il MUOS (Mobile User Objective System) potrebbe entrare presto in funzione. Quest’estate, infatti, un test operativo e valutazione multiservizio ha decretato l’idoneità della rete al funzionamento. Inoltre, proprio ieri, nel sito della compagnia che ha lavorato alla realizzazione del MUOS è comparso un comunicato dal titolo “MUOS Secure Communications Satellite System Ready For Full Operational Use”, che non lascia spazio a dubbi.
“Immagina di passare alla tecnologia di un walkie-talkie a un moderno telefono cellulare con portata globale. Questo è ciò che MUOS è per le nostre truppe e la sua tecnologia di rete fornirà oltre 10 volte la capacità di comunicazione che il sistema UHF SATCOM legacy può fornire” – queste alcune delle parole contenute nella nota. Cosa comporterà quindi l’implementazione di questo sistema? In seguito all’approvazione del comandante della Marina statunitense, dell’esercito e dei Marines degli Stati Uniti, la rete cellulare globale basata su satellite sarebbe pronta a rivoluzionare l’ambito delle comunicazioni sicure per le forze mobili e, con esso, la guerra tattica. Il MUOS, infatti, sarebbe stata progettata con lo scopo di portare alle truppe dati veloci, voce, video su un sistema sicuro basato su protocollo Internet ad alta velocità. Gli utenti dovrebbero così essere in grado di connettersi oltre la linea dell’orizzonte in tutto il mondo e nella rete globale di informazioni, nonché nella rete commutata di difesa.
Allo stesso tempo, pare riaccendersi così anche la protesta del movimento sociale NO MUOS, che raccoglie cittadini e associazioni contrari all’implementazione di questa rete, non solo per i fini a cui è rivolto il MUOS, ma anche per i suoi effetti sul territorio e sulla salute. Infatti, i cittadini siciliani e gli attivisti No MUOS hanno espresso sin da subito fortissime preoccupazioni riguardo le conseguenze dell’istallazione di tale sistema su: salute umana, ecosistema della Sughereta di Niscemi, qualità dei prodotti agricoli, diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio, diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.
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