Anche per il 2019 la scelta dell’architetto genovese Renzo Piano è ricaduta sulla Sicilia orientale: questa volta con un coinvolgimento diretto dell’Università di Catania, e, in particolare, della Struttura Didattica Speciale (SDS) di Architettura di Siracusa che ha selezionato fra i suoi laureati tre borsisti.
Dopo l’esperienza del 2014 – quando il senatore a vita Renzo Piano scelse Catania (e in particolare il quartiere di Librino), accanto a Torino e Roma, per la prima stagione del progetto G124 ‘sulle periferie e sulla città che verrà, allora con il coordinamento dell’arch. Mario Cucinella e del prof. Carlo Colloca, sociologo urbano dell’Ateneo di Catania – anche per il 2019 la scelta dell’architetto genovese è ricaduta sulla Sicilia orientale, questa volta con un coinvolgimento diretto dell’Università di Catania, e, in particolare, della Struttura Didattica Speciale (SDS) di Architettura di Siracusa che ha selezionato fra i suoi laureati tre borsisti, i giovani architetti: Carmelo Antonuccio, Tommaso Bartoloni e Giuseppe Cultraro, coordinati dal presidente della SDS di Architettura, il prof. Bruno Messina. Compongono la squadra anche il prof. Carlo Colloca (DSPS), il prof. Vito Martelliano (SDS Architettura-DICAR) e la prof.ssa Gabriella Vindigni (Di3A).
Il progetto, attraverso un approccio interdisciplinare, che affianca architetti, urbanisti, sociologi del territorio ed economisti punta a realizzare, dal febbraio scorso, un percorso di ‘rammendo urbano’ per il quartiere della Mazzarona, a Siracusa. Si tratta di micro-cantieri per interventi che rispondano ai bisogni e alle domande di progettazione dei residenti e finalizzati alla realizzazione di spazi per lo sport e per l’aggregazione sociale, nonché per una migliore fruizione degli accessi al mare e della pista ciclabile che attraversa il quartiere. Interventi che sono stati già in parte realizzati con il contributo dei cittadini residenti nel quartiere, in particolare con quello della Cooperativa sociale ‘Insieme’, che ha dato il proprio supporto in tutte le fasi di cantiere, lavorando in squadra con il team di architetti e studenti.
Il primo intervento consiste nella realizzazione di una scala e di un sistema di sedute. La scala connette la pista ciclabile al quartiere e alla costa, in un punto dove ogni estate viene realizzata una piattaforma per la balneazione. È realizzata in legno, con un sistema di incastri e viti e un’armatura di acciaio ancorata alla scarpata. Il prototipo di seduta, è stato posizionato in un punto strategico dove si intravedono l’Etna e la costa ionica e realizzato in legno multistrato marino con un sistema di incastri e viti. I manufatti sono stati realizzati con la collaborazione del laboratorio ‘Allestiamoci’ coordinato dal prof. Gianfranco Gianfriddo. Le parti di legno sono state tagliate con le macchine a controllo numerico della SDS di Architettura di Siracusa.
Lo stato di avanzamento dei lavori è stato oggetto di incontri periodici con l’arch. Piano presso Palazzo Giustiniani, a Roma, e a Genova, presso la Fondazione che porta il suo nome. I più recenti, il 2 agosto scorso, quando i giovani architetti dell’Università di Catania, insieme con il prof. Messina e il prof. Colloca, hanno illustrato, nella sede della Fondazione Piano, il percorso di progettazione partecipata con residenti della Mazzarona che ha portato all’individuazione e alla realizzazione delle prime micro-architetture.
L’incontro si è ripetuto il 27 settembre. Il Team G124 siracusano, insieme al prof. Messina e al prof. Gianfriddo, ha illustrato al senatore a vita il risultato dell’intervento consistito nella realizzazione dell’allestimento di pannelli all’interno di un vano della Circoscrizione Grotta Santa (presso la Mazzarona), concessa dall’Amministrazione comunale di Siracusa al progetto, e ribattezzata ‘Spazio G124’.
L’arredo della stanza consente di renderla più fruibili per il prosieguo delle attività di partecipazione attiva fatte con gli abitanti, immaginando che in futuro possa diventare un centro civico di riferimento per la cittadinanza e per la testimonianza del lavoro che il progetto G124, in sinergia con l’Università di Catania, ha fatto ‘nel’ e ‘per’ il quartiere. ANCE Siracusa, ha sponsorizzato il progetto, fornendo tutti i materiali necessari alla realizzazione di quest’ultimo intervento, che è in linea con le iniziative volte a sostenere interventi di Rigenerazione urbana, con la volontà di indagare il tema nei suoi molteplici aspetti e rispetto al quale sta investendo risorse, tempo e professionalità locali e nazionali.
Da ricordare anche l’incontro del 18 settembre presso la SDS di Architettura di Siracusa con rappresentanti della Giunta comunale, di Ance, della Soprintendenza dei Beni culturali, del Provveditorato agli Studi e di Associazioni culturali e di promozione sociale, affinché si sentano parte del progetto e lo sostengano anche dopo il 28 novembre prossimo, quando il progetto G124 per la Mazzarona sarà presentato presso il Senato della Repubblica, alla presenza della presidente Alberti Casellati e del senatore Piano. Mentre il 12 ottobre nella ‘Spazio G124’ è stato organizzato il ‘Workshop per il co-design di alternative’ promosso dal dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, introdotto dal prof. Bruno Messina e dalla prof.ssa Gabriella Vindigni e condotto dalla dott.ssa Irene Pluchinotta della UCL – The Bartlett Faculty of the Built Environment di Londra e che ha visto coinvolti, in un animato dibattito, residenti del quartiere, rappresentanti della Coop. Insieme e quattro assessori della Giunta del sindaco Francesco Italia.
Fra gli intervenuti anche i consulenti del Team: il prof. Colloca e il prof. Martelliano, insieme con i giovani borsisti, Antonuccio, Bartoloni e Cultraro, e la prof.ssa Teresa Graziano del Di3A. Molte le ipotesi progettuali emerse, che rafforzano quanto già individuato dal Team G124 nei mesi scorsi. Il workshop di sabato pomeriggio è stato il primo incontro di condivisione che ha visto attori sociali, pubblici e privati, confrontarsi seduti allo stesso tavolo. Partecipazione e concertazione sono capisaldi del progetto G124 infatti già nei mesi passati, il gruppo ha avviato un processo partecipativo e di ascolto di istituzioni e abitanti locali con il fine di condividere il progetto e ascoltare proposte per il piano programma del quartiere.
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