L'avviso entusiasta di Fridays For Future: il comune catanese ha dichiarato l'emergenza climatica, a seguito delle proteste che hanno coinvolto la città.
Dopo una manifestazione di 15 mila cittadini il Consiglio comunale ha approvato la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale. Martedì 1 ottobre, il Consiglio comunale di Catania ha impegnato la Giunta ed il Sindaco a dichiarare lo stato di Emergenza Climatica ed Ambientale, come era stato richiesto nell’incontro tra il sindaco Salvo Pogliese e una delegazione dei 15 mila manifestanti al corteo per il Clima del 27 settembre.
“Si tratta di un importante passo in avanti, con cui l’istituzione comunale decide di smettere di ignorare il grave problema nel quale ci troviamo – dichiara Paolo Putrino, portavoce del movimento Fridays For Future -. Questo dimostra che la pressione e la determinazione delle 15 mila persone che hanno deciso di manifestare con noi il 27 settembre riesce a smuovere le istituzioni dall’immobilismo in cui si trovano e per questo nei prossimi mesi sarà importante continuare a manifestare, perché alla dichiarazione vogliamo che seguano i fatti: un piano per azzerare le emissioni entro il 2030, incrementare il numero degli alberi, mobilità sostenibile, migliorare la gestione del rifiuto sono solo alcuni dei provvedimenti senza i quali la Dichiarazione di Emergenza è una carta vuota“.
A conclusione della manifestazione dello scorso venerdì, infatti, una delegazione del movimento Fridays For Future era stata convocata dal sindaco per discutere le rivendicazioni nei confronti dell’amministrazione comunale. Nel corso dell’incontro era stato consegnato nelle mani del primo cittadino un documento contenente l’elenco dettagliato delle azioni che il Comune avrebbe dovuto intraprendere per ridurre il proprio impatto ambientale.
“La mozione votata il consiglio comunale non dettaglia azioni concrete, ma si limita ad impegnare l’amministrazione a tenere conto degli effetti che le iniziative politiche e amministrative hanno sul clima, a collaborare con altri enti affinché il Governo vari un piano per affrontare l’emergenza e ad iniziare attività informative e di sensibilizzazione – aggiunge Sofia Tortorici, referente del movimento di Catania –. Sicuramente un fatto positivo, ma che rappresenta molto meno rispetto a quello che il Comune dovrebbe fare e a quelle che sono le nostre richieste“.
“Finché la situazione resterà questa per noi sono solo parole, adesso bisogna passare ai fatti: se il Comune ha riconosciuto lo stato di emergenza ci aspettiamo che un’emergenza venga trattata come tale, cioè con provvedimenti adeguati e repentini – conclude –, non possiamo permettere che l’amministrazione si pulisca la coscienza solo con un atto simbolico. Per questo continueremo a manifestare e fare pressione, come abbiamo detto nel corso dell’incontro con il Sindaco, finché non vedremo attuata una strategia adeguata alla situazione in cui ci troviamo. E al Sindaco e ai Consiglieri diciamo: vi teniamo d’occhio“.
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