La presenza di resti umani, riconducibili ai leggendari cavalieri, alla Chiesa della Rotonda, legherebbe Catania ai misteriosi Templari.
Alle spalle di piazza Dante e del Monastero dei Benedettini si trova un piccolo tesoro di architettura e storia. La Chiesa della Rotonda, un’inestimabile fonte di cultura e identità della città etnea. Oltre a rappresentare un sorprendente mix di epoche storiche e stili architettonici, alcuni scavi condotti nel 2004 la legherebbero ai Templari, i leggendari cavalieri difensori della cristianità. Al suo interno, infatti, sarebbero state sepolte le salme di guerrieri riconducibili all’ordine, infittendo così il mistero circa l’effettiva presenza dei Templari a Catania.
I Cavalieri del Tempio, conosciuti dalla collettività come i Templari appunto, furono un ordine religioso costituito dopo la prima crociata per difendere la Terra Santa da coloro che erano allora considerati degli invasori, i musulmani. La storia di questi uomini valorosi, quindi, s’intreccia fortemente con il Medio Oriente e Gerusalemme in particolare, ma la loro presenza è riscontrabile anche in numerose regioni d’Europa. Per quanto riguarda Catania, tuttavia, non è chiaro il collegamento con i celebri guerrieri, anche se gli scavi portati avanti all’interno della Chiesa della Rotonda potrebbero dimostrare il loro effettivo passaggio e la permanenza di questi ultimi nella città etnea.
Il complesso della Chiesa della Rotonda si trova nella parte alta della Città, a brevissima distanza dal Monastero dei Benedettini. A sorprendere e affascinare sono i numerosi volti di questo monumento, al tempo stesso impianto termale romano, chiesa bizantina e necropoli medievale. I lavori di scavo condotti nell’ultimo decennio, infatti, hanno portato a galla la vera identità di questo luogo e svelato i vari usi di quest’ultimo nei secoli.
Considerato per moltissimo tempo come il più antico tempio di culto catanese e Pantheon pagano, questa ipotesi fu confutata per la prima volta dal Principe di Biscari nel Settecento. Egli, basandosi su altri edifici di epoca romana simili a questo, suppose che si trattasse, invece, di un complesso termale, un tipo di edificio particolarmente diffuso nella fiorente Catania di età latina.
A confermare tali congetture furono, successivamente, gli archeologi impegnati negli scavi del Dopoguerra. In quell’occasione, infatti, gli studiosi portarono alla luce un imponente impianto termale del I o II secolo d.C. circa. Le terme erano alimentate da una vasta cisterna, posta a nord del complesso e che serviva a rifornire d’acqua l’impianto. Nel tempo, tuttavia, questo luogo ha cambiato più volte le sue vesti, così, dopo secoli di abbandono, divenne poi nel VI secolo d.C. una chiesa, denominata Santa Maria della Rotonda.
Neppure dopo le scoperte del Dopoguerra, comunque, la Chiesa della Rotonda aveva esaurito le sue sorprese. Scavi più recenti, risalenti al 2004, riportarono alla luce l’intera area termale, ma non solo. Furono ritrovate oltre cento sepolture, appartenenti, con tutta probabilità, all’epoca medievale, periodo durante il quale la struttura potrebbe essere stata adibita a necropoli.
Tra le tombe riutilizzate e quelle distrutte dai bombardamenti, numerose furono le sepolture singole ritrovate, con i corpi dei defunti adagiati direttamente nella terra nuda e ricoperti con blocchi di pietra lavica, una pratica comunemente diffusa al tempo. A incuriosire particolarmente gli archeologi fu, comunque, il rinvenimento di scheletri perfettamente conservati, appartenenti a persone di sesso maschile, lunghi tra il metro e settanta e il metro e settantacinque. Si trattava di una statura certamente insolita per gli abitanti siciliani dell’epoca e che fece, quindi, supporre di essere in presenza di forestieri.
A chi appartenevano, allora, quei resti? Sebbene non si sia ancora riusciti a identificare con certezza le salme, una delle ipotesi più accreditate e affascinanti collegherebbe gli scheletri rinvenuti ai leggendari cavalieri Templari. La studiosa Grazia Branciforti sostiene, in effetti, che una simile ipotesi non è da escludere e confermerebbe la tesi secondo cui Federico II di Svevia diede in concessione ai Cavalieri del Tempio proprio le Terme della Rotonda. Questo luogo, a quel tempo già chiesa cristiana, sarebbe divenuto così un edificio di culto dei Templari.
A sostegno di questa ipotesi ci sarebbe il fatto che i valorosi uomini, celebrati come i difensori della cristianità, possedevano in età medievale diversi latifondi nella Piana di Catania e, inoltre, prediligevano monumenti di culto a pianta rotonda o ottagonale, come per l’appunto il complesso della Chiesa della Rotonda.
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