Il viale Vittorio Veneto cambia volto: già dalla mattina dello scorso lunedì gli operai sono a lavoro per installare i cordoli gialli che delimiteranno per oltre un chilometro la corsia preferenziale riservata ai bus AMT nella parte centrale della via, da Corso Italia a via Bernini. I lavori dovrebbero durare all’incirca sino a ferragosto.
Stando a una nota del Comune, tale provvedimento, frutto di un ampio confronto tra l’amministrazione comunale, i vertici AMT e gli esercenti della zona, punta a migliorare la gestione del traffico automobilistico del Viale di frequente interessato dal fenomeno dei “parcheggi selvaggi” oltre che invogliare i cittadini all’utilizzo frequente del mezzo pubblico.
Tuttavia i commercianti della zona non ci stanno e sembrano bocciare fermamente la rivoluzione della viabilità voluta dal Comune. Secondo gli esercenti della zona, la corsia preferenziale per i bus, restringendo la strada, ostacolerà il normale deflusso delle auto che difficilmente potranno parcheggiare lungo la via. La naturale conseguenza sarà quindi quella di un progressivo diradamento delle auto in transito lungo la via.
A subire il maggior danno saranno quindi le tante attività commerciali presenti nella via: a detta dei commercianti infatti i cittadini preferiranno spendere i loro soldi nei centri commerciali provvisti di ampi parcheggi a portata di mano. Ieri mattina è stata avviata una petizione spontanea da parte degli esercenti della zona, che chiedono un confronto immediato con i vertici dell’amministrazione.
La polemica non si è di certo fermata qui e anche sui social in molti si sono espressi contro la misura presa dal Comune. Un utente scrive: “Stendiamo un velo pietoso sulla corsia preferenziale per i bus: il nuovo piano si presenta problematico. Per la maggioranza degli automobilisti è lecito posteggiare per pochi minuti davanti al negozio di fiducia, anche se in presenza di divieto di sosta. Da ora in poi sarà tutto molto più complicato”.
Anche se in minoranza, tuttavia, qualche utente si dimostra invece favorevole. C’è chi commenta: “La civiltà di una città è inversamente proporzionale alla propensione della sua popolazione a utilizzare l’auto. Il problema di Catania quindi non è il traffico: questo è solo la conseguenza di una mentalità che fa pensare all’auto come unico modo per spostarsi in città. Il nuovo piano è pensato per permettere a quante più persone possibili di lasciare a casa l’auto e spostarsi in bus”.