Qualche settimana fa, la sentenza del Tar del Lazio aveva sospeso il concorso per dirigenti scolastici per irregolarità nella procedura di esame. In particolare, secondo la sentenza, sono stati ritenuti incompatibili 3 commissari, che non potevano ricoprire la carica e che con la loro presenza avrebbero invalidato il risultato della prova scritta. Prova scritta da dover quindi rifare per il Tar.
Su questa sentenza, però, il Miur aveva annunciato il ricorso, contestando la pronuncia del Tar del Lazio. Proprio oggi è arrivata la sentenza della VI Sezione del Consiglio di Stato che ha dato ragione al Miur e annullato la precedente sentenza, dando così il via libera alla prova finale con cui verranno reclutati i nuovi dirigenti scolastici.
La VI sezione del Consiglio di Stato ha con due ordinanze dato ragione al Miur, accogliendo l’appello cautelare emesso dal Ministero, con la prima, e successivamente, nella seconda ha sospeso in attesa del merito la sentenza del Tar, dando il via libera alla prosecuzione del concorso, e la relativa sentenza verrà poi discussa a partire dal 17 ottobre 2019.
Secondo il Consiglio di Stato, infatti, “a prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull’effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice) … deve ritenersi preminente l’interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l’affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal 1° settembre 2019“.
Questo consentirà al Miur di poter espletare la prova del concorso ed immettere poi nella carica i nuovi presidi a cominciare dal 1 settembre 2019, data di inizio del nuovo anno scolastico.