Pubblicata la classifica delle università d'Italia stilata dal Censis: ecco chi si aggiudica il podio e chi occupa le ultime posizioni.

Il Censis è chiamato ancora una volta a giudicare le università di tutta Italia, assegnando ad ognuno di loro un posto all’interno della temuta classifica. Ma come si stabilisce quali siano gli atenei migliori? Un “voto” più o meno alto viene attribuito sulla base di numerosi criteri quali, per esempio, i servizi offerti,il carattere internazionale, la condizione delle strutture, le borse di studio e, soprattutto, il numero di laureati magistrali in grado di trovare un posto di lavoro ad un anno di distanza dal titolo. È facile percepire quanto la possibilità di lavoro sia forse il criterio più temuto dalle università collocate in territori ad alto tasso di disoccupazione, oltre che il motivo principale per cui molti degli studenti del Sud scelgano di intraprendere il proprio percorso di studi altrove.
La classifica di quest’anno decreta vincitrice tra i mega atenei statali (con oltre 40.000 iscritti) Bologna: un dato poco sorprendente se si considera il fatto che il primato è conservato da dieci anni. Il secondo gradino è poi occupato da Padova, seguita da Firenze. Se si desiderasse scoprire la posizione dell’Università degli Studi di Catania, invece, sarebbe necessario scorrere con il dito fino in fondo alla lista: il nostro ateneo, infatti, si colloca al nono posto, seguito soltanto dall’Università Federico II di Napoli.
Messina e Palermo, invece, sono rispettivamente la dodicesima e tredicesima tra le 15 grandi università statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) in una classifica che vede primeggiare Perugia. Vengono giudicate anche i medi e piccoli atenei: al vertice della prima classifica Trento mentre la medaglia d’oro tra gli enti più ristretti spetta di diritto a Camerino.
Il Censis, inoltre, ha fornito una valutazione anche a politecnici e privati. Milano Bocconi e Cattolica sono le migliori alternative tra i più grandi e, secondo i dati, proprio grazie a contatti con l’estero e borse di studio. Infine, Roma è la prima in classifica tra i non statali con iscrizioni comprese tra 5.000 e 10.000, mentre la Kore di Enna fa sua la penultima posizione.
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