La decisione presa dal Tar Lazio per l'annullamento del concorso per dirigenti scolastici sarebbe dovuta a delle irregolarità verificatesi nel corso dello svolgimento delle prove.
A Roma viene annunciata la decisione del Tar: il Tribunale regionale del Lazio avrebbe annullato il concorso per dirigenti scolastici, accogliendo un primo ricorso tra quelli presentati da decine e decine di candidati che avevano denunciato irregolarità nelle prove.
Il ricorso è stato accolto in quanto è stata riconosciuta la fondatezza della doglianza che ha contestato la legittimità dell’operato della commissione plenaria, con conseguente annullamento della procedura concorsuale in questione. Il punto accolto è quello della incompatibilità di tre commissari.
Il MIUR proporrà appello e il Consiglio di Stato dovrà decidere se confermare o meno la sentenza, aprendo una serie di contenziosi anche tra gli stessi candidati. Il Tar ha accolto il ricorso “sulla base di una censura giudicata infondata dai tecnici del Miur: non sussistevano, secondo il dicastero, i presupposti per la ritenuta incompatibilità di alcuni commissari”.
Tra questi, il sindaco di Alvignano Angelo Francesco Marcucci, perché da regolamento ministeriale non può fare il commissario chi ha cariche politiche, e altri due docenti che erano stati coinvolti in attività di formazione per preparare i candidati alle prove e poi hanno vestito i panni dei commissari nello stesso concorso. Questi hanno partecipato – spiegano i legali – alla seduta plenaria che ha deciso i criteri di valutazione, inficiando così, in quanto incompatibili, tutta la procedura.
Il sistema scolastico subirà ancora una volta un grave contraccolpo che getta nel caos le scuole e l’avvio del prossimo anno scolastico. Senza considerare i candidati, che restano nel limbo dell’incertezza dopo aver affrontato enormi sacrifici nella preparazione del concorso.
La stessa politica è anche chiamata alla sua responsabilità oggettiva e a mettere in discussione un sistema che ha mostrato di essere non solo inefficace, ma incapace a risolvere problemi di selezione che vanno sicuramente cambiati.
La UIL scuola, attraverso i propri uffici legali, cercherà di intervenire al fine di tutelare tutti i propri iscritti, sia quelli esclusi dal concorso, che a favore di tutti i candidati che legittimamente hanno superato le diverse fasi concorsuali con sacrifici enormi e che ora vedono compromesso il proprio impegno, per responsabilità di altri.
Per tale ragione la UIL Scuola valuterà anche ogni iniziativa politico-legale prevista dall’Ordinamento, per ottenere il risarcimento dei danni che oggi tutti i docenti e il sistema scuola dovranno subire a causa di responsabilità di chi aveva il compito di controllare, tutelare e garantire il corretto funzionamento dell’importante procedura concorsuale.
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