Dopo ore insonni, in preda all'ansia, gli studenti sono nuovamente tra i banchi per confrontarsi con la prima prova scritta dell'esame di maturità: ecco le sette tracce su cui lavoreranno stamani i maturandi del 2019, i primi nati nel nuovo millennio.
L’attesa è finita: oltre 520mila studenti in tutta Italia sono già alle prese con la prima prova – quella di Italiano – valida per gli esami di maturità. Quest’anno debutta la nuova modalità d’esame in cui, tra le principali novità, sarà assente il celebre “quizzone” della terza prova scritta, fonte di gioie e dolori per le precedenti generazioni. Con la nuova formula cambia anche la strutturazione della prima prova: i maturandi potranno svolgere una tra le tre tipologie di tracce proposte, con due possibili analisi del testo, due temi di attualità e altri tre temi di carattere argomentativo. Grande assente, per la prima prova, il tema storico.
Alle ore 8.35 circa sul sito del MIUR è stata resa nota la password per sbloccare il plico telematico inviato ad ogni commissione per la consegna delle tracce, anch’essa autentica rivoluzione nell’era del digitale. Le tracce, quindi, sono già state consegnate e gli studenti sono pronti ad affrontare il primo dei due scritti, sebbene in alcune scuole vi siano ritardi nello sblocco dei plichi. Per la prova di analisi del testo ci sono Leonardo Sciascia e Giuseppe Ungaretti: dello scrittore siciliano è stato selezionato un brano tratto da “Il giorno della civetta”, mentre per il secondo è stata proposta la lirica “Risvegli”, inserita nella celebre raccolta “Il porto sepolto”.
Coloro che scelgono invece di elaborare un testo argomentativo, potranno confrontarsi con “Istruzioni per l’uso del futuro”, un saggio di qualche anno addietro dell’intellettuale e critico Tomaso Montanari. In alternativa, è presente anche un passo da “L’illusione della conoscenza” dello scienziato cognitivo Philip Fernbach. Terza possibilità, invece, è una trattazione legata a “Eredità del Novecento”, un saggio di Corrado Stajano.
Tra le due tracce di attualità, spicca, a sorpresa, Gino Bartali, leggenda del ciclismo italiano, che venne nominato “Giusto tra le Nazioni” per il suo concreto impegno a sostegno degli ebrei. Ultima traccia, infine, legata all’omicidio mafioso ai danni del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e della propria consorte: agli studenti viene chiesta una riflessione sul tema “Dalla Chiesa martire dello Stato”, che attinga principalmente a letture e conoscenze personali.
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