Traffico e percorrenza sono due facce della stessa medaglia, ovvero della rete stradale delle città. La società olandese, TomTom, ha così raccolto i dati dell’anno 2018 (TomTom Traffic Index 2018) dai propri sistemi di navigazione GPS che si trovano nelle macchine, offrendo un’immagine dell’affluenza che si riversa sulle strade cittadine.
Prima in classifica, nel rapporto annuale di TomTom, per la congestione è Mumbai (India, quale conta anche la capitale Nuova Delhi in quarta posizione), seguita dalla capitale colombiana Bogotà. Mentre a chiudere il podio è Lima, in Perù. Sempre a livello mondiale, l’Italia si affaccia con Roma alla 31esima posizione per la congestione della rete stradale. Più giù, troviamo le prime due città siciliane: Palermo (48esimo) e Messina (75esimo).
Catania risulta “solo” al 129esimo posto del ranking mondiale stilato da TomTom, ma è la settima in Italia. Quello che risulta evidente dal capoluogo etneo è che la congestione nelle ore di punta intrappola un automobilista per un tempo medio di 15 minuti ogni mezz’ora di percorrenza. Un traffico che invade le strade catanesi in modo esponenziale soprattutto al momento dell’ora di punta serale.
Evidentemente, il problema non si limita solo all’occupazione delle strade, ma anche all’ambiente (dunque anche alla salute) e all’economia. Una realtà che Catania e i catanesi hanno ben presente.