Un centro di distribuzione all'avanguardia di 20 mila metri quadrati che porterà nuovi posti di lavoro nel territorio catanese.
Risale ad un paio di giorni fa l’apertura del nuovo polo logistico realizzato da Penny Market e dall’azienda etnea Di Martino a Pantano d’Arci, nella zona industriale catanese.
Il nuovo centro logistico è stato pensato per la distribuzione delle merci in tutto il territorio siciliano ed è stato reso possibile grazie alla bonifica di un’area di 43 mila metri quadrati.
“Con una superficie di quasi 20.000 metri quadri – spiegano da Penny Market – la piattaforma logistica è stata realizzata con moderne tecniche di costruzione che garantiscono alti livelli di sostenibilità, in totale coerenza con l’impegno di Penny Market Italia in termini di responsabilità sociale. I lavori di realizzazione, iniziati nell’ottobre 2017 e terminati a marzo 2019 hanno visto lo studio, la crescita e la consegna di un progetto complesso e ambizioso ma che oggi rappresenta, con nostro orgoglio, il primo sito di logistica italiano fondato su nuove logiche di impostazione internazionale.”
La collocazione del centro logistico non è casuale, ma nasce dalla volontà di facilitare la gestione della logistica e migliorare il servizio per i punti vendita del territorio. Da ben dieci anni, infatti, l’azienda cercava un sito logistico in Sicilia adeguato alle loro esigenze. Ben 28 sono i punti vendita aperti finora nell’isola e altri 5 sono di prossima apertura tra Palermo, Siracusa e Catania.
Il nuovo polo logistico costituisce una novità territoriale anche dal punto di vista occupazionale, in quanto genera nuove opportunità lavorative: occuperà circa 150 posti di lavoro offerti a pieno regime per un totale di 300 persone fra fornitori diretti e indiretti.
È il primo sito di logistica italiano fondato su nuove logiche di impostazione internazionale, realizzato con moderne tecniche di costruzione per favorire il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale dell’edificio. L’obiettivo è ottenere la massima qualità riducendo i consumi.
“Nello specifico – spiegano i tecnici – verrà recuperato tutto il calore dell’impianto di refrigerazione alimentare che sarà poi smaltito nell’impianto di riscaldamento e di produzione dell’acqua calda sanitaria. Inoltre, l’edificio avrà un nuovo sistema di refrigerazione delle celle ad ammoniaca con ridotto impatto ambientale, illuminazione interna ed esterna mediante apparecchi illuminanti dotati di tecnologia LED che permetterà di risparmiare 297.284 KWh/anno, e sarà dotato di un impianto fotovoltaico da 400 kW”.
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