Da qualche giorno, in occasione del rifacimento della segnaletica orizzontale in via Etnea, sono scomparse le fioriere che da oltre un anno erano state installate al fine di scoraggiare il traffico veicolare. Che fine hanno fatto?
Che via Etnea sia una zona a traffico limitato in pochi catanesi lo sanno. Questo perché in realtà non è mai stata tale. Quotidianamente la via più centrale e storica di Catania, viene attraversata indisturbata da veicoli e mezzi tutt’altro che autorizzati. Oltre un anno fa vennero installate lungo gli incroci principali di via Etnea delle fioriere, che in qualche modo avrebbero, secondo la precedente amministrazione, dovuto fungere oltre che da arredo urbano anche da “deterrente” per ragioni di sicurezza e per scoraggiare il traffico selvaggio.
Da qualche giorno, però, le fioriere di Via Etnea, a cui si erano ormai abituati tutti (persino gli autisti degli autobus costretti a scomode manovre per riuscirvi a passare) sono scomparse. Non ci sono più: lo avranno sicuramente notato gli automobilisti che ogni giorno attraversano(ora anche più indisturbati di prima) via Etnea. La loro rimozione è coincisa con l’opera di rifacimento della segnaletica orizzontale avvenuta la scorsa settimana in via Etnea. In seguito, infatti, al rifacimento delle strisce pedonali lungo i medesimi incroci, le fioriere sono state rimosse.
Molti potranno dire che neanche la presenza delle fioriere ha mai realmente fatto rispettare la ZTL. Ed, in effetti, non avrebbero tutti i torti. Questo perché, al di là dell’installazione delle fioriere (la cui utilità è sempre rimasta dubbia), nessuna reale misura è mai stata presa dall’amministrazione precedente e finora neanche da quella attuale affinché via Etnea possa realmente essere quello che dovrebbe: cioè una zona a traffico limitato.
Catania non ha mai brillato dal punto di vista della mobilità. La ZTL di Via Etnea così come quella di Piazza Teatro Massimo è sempre esistita solo sulla carta(o meglio sui cartelli stradali). ZTL o libero accesso: a Catania non si conosce la differenza. Eppure, non lontano da qui, a Palermo, sembra che qualcuno lo abbia capito. Se si confronta la situazione di Via Etnea con quella della “rivale” palermitana Via Maqueda, resa pedonale da alcuni anni dal Comune, l’attuale ZTL di Catania non può che apparire inadeguata. Inadeguata, soprattutto, se si tiene conto della straordinaria vocazione di Catania, quale città aperta all’espansione e alla continua crescita turistica.
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