Urna aperte dalle 7 alle 23 in 34 comuni siciliani, si vota per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale.
È alle porte una nuova tornata elettorale per le amministrative in molti comuni siciliani. Quasi mezzo milione di cittadini, 496.350, nella giornata di domani, dalle 7 alle 23 di domenica 28 aprile, saranno chiamati a eleggere i sindaci dei rispettivi comuni di appartenenza e i relativi componenti del consiglio comunale.
In tutto sono 34 le municipalità che da lunedì, salvo ballottaggi, rinnoveranno la carica di primo cittadino e il consiglio comunale. Tra questi, l’unico capoluogo di provincia coinvolto è Caltanissetta, dove si vota anche a Gela e Mazzarino. Nel catanese, seggi aperti ad Aci Castello, Motta Sant’Anastasia, Ragalna e Zafferana Etnea. Tra gli altri comuni al voto nelle province siciliane, ad Agrigento 5 i comuni che scelgono il sindaco: Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Naro, Racalmuto e Santa Elisabetta. Nella provincia di Enna si vota solo ad Aidone. Dieci i comuni del messinese alle urne, la provincia con il maggior numero di comuni al voto: Brolo, Condrò, Forza d’Agrò, Leni, Longi, Mandanici, Oliveri, Rometta, Spadafora, Tortorici. Per la Sicilia occidentale, nel palermitano si rinnovano sei amministrazioni: Bagheria, Borgetto, Bompietro, Cinisi, Monreale, Roccamena. Infine, in provincia di Trapani si vota a Calatafimi-Segesta, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Salaparuta e Salemi.
Nelle 7 municipalità al voto con più di 15 mila abitanti si voterà col sistema proporzionale, e sarà eletto il sindaco che raggiungerà il 40% delle preferenze; qualora nessuno dovesse riuscirvi al primo turno, si procederà al ballottaggio, previsto per il 12 maggio, tra i due candidati con il maggior numero di votanti. Il sistema maggioritario, invece, in vigore per i piccoli comuni, 27 in questa tornata, prevede che passi al primo turno il candidato sindaco col maggior numero di votanti.
Gli elettori potranno scegliere di votare una lista, e in questo caso, per il cosiddetto “voto di trascinamento”, la loro preferenza andrà automaticamente al sindaco collegato a quella lista, o il solo candidato sindaco. In questo caso, tuttavia, è previsto il “voto disgiunto”: si può votare per un aspirante sindaco e per una lista non collegata a quest’ultimo. Infine, per l’elezione del consiglio, i cittadini potranno esprimere la loro preferenza per uno o due candidati consiglieri collegati alla lista scelta scrivendo il cognome (o nome e cognome in caso di omonimia) di loro preferenza. È importante ricordare che, nel caso in cui si votino due consiglieri, sarà necessario che appartengano a sessi diversi; in caso contrario il voto sarà annullato.
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