L'obiettivo è stato trasferire agli studenti competenze complementari a quelle che vengono fornite nei tradizionali percorsi accademici attraverso lo studio delle possibilità offerte dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione.
Presso la sede dell’Università degli Studi di Catania, si è tenuta la cerimonia di chiusura della seconda edizione di Samsung Innovation Camp, la prima per l’ateneo siciliano, con la premiazione dei gruppi che hanno presentato i migliori project work alle due realtà locali coinvolte nel progetto di Innovation Camp, il Comune di Catania e TechLab Works.
L’iniziativa, sviluppata da Samsung Electronics Italia in collaborazione con Randstad, è nata con l’idea di accompagnare gli studenti di una rete di università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e accompagnare i ragazzi alla scoperta di nuovi scenari professionali.
Per la fase finale di Innovation Camp in Sicilia, sono stati selezionati i due migliori progetti, scelti tra i 550 studenti e neo-laureati partecipanti nella sola Università di Catania, e analizzati sulla base della qualità della proposta che hanno sviluppato in risposta ai business case commissionati dal Comune di Catania e TechLab Works, le due eccellenze locali che hanno aderito in questi mesi all’iniziativa in collaborazione con l’Università.
I due progetti vincitori:
Alla cerimonia hanno partecipato per l’Università degli Studi di Catania, Nunzio Crimi, presidente del Centro orientamento formazione e placement dell’Ateneo, e il prof. Marco Galvagno referente del progetto per conto dell’Università; Anastasia Buda, Corporate Citizenship Manager di Samsung Electronics Italia, Barbara Mirabella, assessore alla Cultura e Grandi Eventi del Comune di Catania, oltre all’Ing. Fabrizio Garufi, Amministratore unico di TechLab Works.
Samsung Innovation Camp: il progetto
Il principale obiettivo della seconda edizione di Samsung Innovation Camp (sito dedicato: www.innovationcamp.it) è stato quello di trasferire agli studenti competenze complementari a quelle che vengono fornite nei tradizionali percorsi accademici attraverso lo studio delle possibilità offerte dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione, grazie anche al contatto diretto con imprese del territorio. Il coinvolgimento attivo di numerose aziende locali in tutta Italia ha rappresentato la principale novità di quest’anno e ha dato agli studenti la possibilità di portare innovazione nei settori economici tipici del nostro paese, facilitando il passaggio spesso complesso dal mondo della scuola a quello del lavoro. Durante il percorso, grande importanza è stata data anche alle competenze trasversali e alla collaborazione tra studenti appartenenti a corsi di laurea differenti.
Ogni studente di Innovation Camp ha avuto la possibilità di creare un mix vincente tra i concetti appresi durante il proprio percorso di studi universitari e le competenze acquisite grazie a questo progetto, nonché di metterle in pratica collaborando direttamente con le aziende, selezionate per dare l’opportunità agli studenti di conoscere le realtà del loro territorio e di confrontarsi con temi/project work reali. Nello specifico Samsung Innovation Camp ha messo a disposizione degli studenti di 18 università pubbliche italiane, da Trento a Catania, dal Piemonte al Salento, una piattaforma di e-learning costituita da una dashboard di lezioni e contenuti di approfondimento multimediali divisi in 8 moduli da fruire online. Gli argomenti del corso hanno toccato i temi più interessanti dello scenario digitale contemporaneo, dal business al digital marketing, passando per tecnologie, analytics e cyber-education, e sono stati integrati da testimonianze di professionisti e da casi di successo.
I migliori 60 studenti di ogni ateneo, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine degli 8 moduli, hanno avuto accesso alla seconda fase di formazione in aula presso la propria università di iscrizione, dove hanno potuto seguire le lezioni tenute da un docente dell’ateneo, che ha approfondito i contenuti affrontati nei moduli online, e da professionisti Samsung e Randstad, che hanno tenuto degli interventi formativi rivolti agli studenti. La qualità del corso online e delle lezioni svolte durante la seconda edizione di Samsung Innovation Camp è stata riconosciuta anche a livello accademico: alcune università hanno infatti deciso di offrire da 1 a 3 CFU a chi ha ottenuto l’attestato di partecipazione e/o ha partecipato alla fase in aula e ai lavori di gruppo.
Durante le lezioni, le aziende provenienti dal territorio dove ha sede l’università e coinvolte nel progetto hanno assegnato ciascuna un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività. Gli studenti hanno avuto la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari. Alla fine del percorso, è previsto un evento finale, presso le sedi aziendali o universitarie di ogni città coinvolta, durante il quale lo studente o il gruppo che ha elaborato il project work migliore presenterà il proprio lavoro ai dipendenti, ai rappresentanti di Samsung, di Randstad e a quelli dell’ateneo.
Samsung Innovation Camp, seconda edizione: i principali numeri dell’iniziativa
In tutta Italia, sono stati oltre 10.000 gli studenti registrati alla piattaforma di Samsung Innovation Camp, con un buon equilibrio tra ragazzi (46%) e ragazze (54%), a dimostrazione di un interesse per le discipline legate ai lavori digitali paritetico tra uomini e donne. Oltre agli studenti in corso, hanno partecipato con entusiasmo anche molti neolaureati, che hanno raggiunto il 25% degli iscritti totali.
I moduli e le lezioni della seconda edizione di Samsung Innovation Camp hanno offerto ai ragazzi un tipo di formazione assolutamente trasversale, rilevante indipendentemente dal corso di studi, elemento che ha ribadito ancora di più che oggi le competenze digitali sono assolutamente fondamentali in qualsiasi ambito professionale. Questo dato è confermato dal fatto che gli iscritti provengono da più di 15 aree di studio diverse: economia e finanza (30%); ingegneria (13%); scienze umanistiche (9%); scienze della comunicazione (6%); scienze giuridiche (5%); marketing (5%); scienze politiche (3%) le principali.
“Da oltre 26 anni Samsung si impegna per lo sviluppo del digitale e la diffusione della cultura dell’innovazione in Italia. E, in qualità di digital enabler, cerchiamo di offrire ai più giovani utili strumenti e competenze per affrontare al meglio il mondo del lavoro, sempre più permeato dalla tecnologia. Grazie all’alto livello di partecipazione alla seconda edizione di Samsung Innovation Camp, che stiamo riscontrando da parte degli studenti universitari in tutta Italia, comprendiamo che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, e che siamo stati in grado di costruire, insieme a nostri partner, un solido ecosistema formativo in ambito digitale, che aiuterà i ragazzi a diventare professionisti ancora più qualificati e competitivi”, commenta Mario Levratto, head of marketing & external relations di Samsung Electronics Italia.
“L’esser stati scelti per questo progetto così innovativo, come unico ente pubblico, è stata una grande opportunità per il Comune di Catania. Una opportunità che ha messo anche alla prova le nostre strutture, stratificate e diverse, rispetto ad una realtà privata. Questo ha inoltre comportato una difficoltà diversa anche per gli studenti perché i loro interlocutori erano diversi di volta in volta, diverse sono infatti le esigenze di un assessore alla Cultura rispetto a quello della Viabilità ad esempio. Gli studenti sono stati bravi perché da questo è scaturita una visione univoca, o un solo “racconto” digital della Città per la valorizzazione turistica dei nostri luoghi. Ho visto i progetti, che in pochi mesi sono riusciti a cogliere l’essenza di un’offerta frammentata perché vasta, che hanno coniugato i concetti digitali del networking con gli altri enti sul territorio usando un linguaggio snello e efficace, facendone un racconto coerente e visibile” aggiunge Barbara Mirabella, assessore alla Cultura e Grandi Eventi del Comune di Catania.
“È stato un onore ed un piacere aderire a questa iniziativa. Entrare in contatto diretto con decine di studenti ha generato in noi continui momenti di riflessione e interessanti spunti di crescita. Siamo contenti di aver fornito loro il punto d’osservazione di un’azienda di produzione operante sul territorio e di aver partecipato al trasferimento di competenze necessarie ad un approccio professionale orientato al mercato. Abbiamo trovato dei ragazzi motivati e vogliosi di applicare il loro sapere ad alcuni casi reali. Il risultato è stato spesso sorprendente” ha commentato Fabrizio Garufi, Amministratore unico di TechLab Works.
Nunzio Crimi, presidente del Centro Orientamento Formazione & Placement dell’Università: “L’iniziativa ha permesso di guidare gli studenti e i laureati in un percorso innovativo tra business e digital marketing, comunicazione e nuove tecnologie, che hanno interessato diverse aree della formazione. Ritengo che questa iniziativa debba essere riproposta ampliandola il più possibile a tutti i dipartimenti dell’Ateneo di Catania perché rappresenta un percorso formativo importante sia per la crescita professionale, sia per l’inserimento nel mondo del lavoro”.
Marco Galvagno, referente del progetto per l’Ateneo: “Il riscontro dei nostri studenti e laureati al percorso di formazione per accrescere le proprie conoscenze e la competitività del proprio profilo professionale e diventare esperti in campo digital è stato più che positivo, quasi 350 hanno risposto al nostro invito lanciato nell’ottobre scorso. Successivamente ne abbiamo selezionati 60 e oggi premiamo i tre gruppi migliori che hanno presentato progetti che prevedono soluzione tecnologiche per la commercializzazione di prodotti e servizi turistici come il potenziamento della visibilità online dei siti architettonici della città di Catania”.
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