Gran finale del Giro di Sicilia con l'ascesa al vulcano, probabilmente decisiva ai fini della vittoria della competizione: la più impegnativa sul piano tecnico, la tappa finale arriverà ad oltre 1800 metri di quota.
Neanche il tempo di iniziare ed è già finito: oggi pomeriggio, con la tappa Giardini Naxos – Etna, volge al termine il Giro di Sicilia, iniziato proprio da Catania e pronto a concludersi sul versante più noto del “suo” vulcano, almeno sul piano ciclistico. In passato, l’arrivo al Rifugio Sapienza ha segnato la conclusione di tappa di alcune edizioni del Giro d’Italia, come quella del 2011, con una grande prova di Alberto Contador, decisiva anche per il titolo (poi revocatogli). L’anno scorso nuovo arrivo sull’Etna per l’edizione 101 della “corsa rosa” ma stavolta presso un altro versante (Serra la Neve).
Prima dell’ascesa dell’Etna, il percorso prevede il periplo del vulcano, con partenza ad altezza mare da Giardini Naxos, toccando così nuovamente la provincia di Messina; da qui, l’altimetria comincerà a salire gradualmente, arrivando prima a lambire i territori del Parco dell’Alcantara col passaggio da Francavilla di Sicilia, quindi sconfinando nella provincia catanese con la quota collinare di Castiglione di Sicilia. Seguirà, dopo una ventina di chilometri, il passaggio da Randazzo, salendo ancora fino ai quasi mille metri di Maletto, in cui si assegneranno importanti punti per il Gran Premio della Montagna.
A questo punto, i corridori scenderanno dal versante di Bronte, transitando all’interno della città nota per il pistacchio intorno al km 60 dei 128 previsti e dando inizio alla seconda parte della tappa. Per quasi trenta chilometri i ciclisti intraprenderanno una discesa da oltre 800 metri fino ai poco più di 200 di Paternò: previsto, in questo caso, l’attraversamento – nell’ordine – dei comuni di Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia e, appunto, Paternò.
Superato il km 93, il percorso tornerà a salire, iniziando l’ascesa del vulcano: prima della celeberrima salita, tra l’altro oggetto di allenamenti da parte di amatori, dilettanti ma anche professionisti, si passerà da Belpasso e da Nicolosi, in cui si contano i 698 metri s.l.m. Da qui i corridori percorreranno in salita circa 20 chilometri, che li porteranno presso il Rifugio Sapienza, passando per Piano Bottaro, con oltre 1000 metri di dislivello (arrivo collocato a 1892 m.). Nonostante i numerosi tornanti, la strada si presenta larga ed asfaltata, con pendenza media intorno a 6 km: a giudicare dalle previsioni, però, sulla salita potrebbero esserci precipitazioni, il che renderebbe la gara più complicata tecnicamente ma anche più emozionante per i numerosi tifosi. Prevista anche la diretta delle fasi conclusive della gara su Rai Sport, con annessa cerimonia di premiazione a fine corsa.
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