A giorni la scadenza del pagamento della prima rata Tari, tra innovazioni tecnologiche nei metodi di avviso di pagamento, aumenti dovuti al dissesto finanziario e lotta all'evasione fiscale.

L’avviso di pagamento della Tassa Rifiuti (TARI), è già stato spedito via posta a più di 156 mila indirizzi, ma da quest’anno, per coloro che non avessero ricevuto nessuna comunicazione dal Comune o l’avessero smarrita, sarà possibile anche scaricare l’avviso di pagamento dalla pagina web del Comune di Catania.
Una volta entrati sul sito istituzionale, bisognerà cercare il banner blu di “Avviso pagamento TARI” e accedere al servizio online tramite le credenziali di autenticazione, definite a livello nazionale dal Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Successivamente, in base al codice fiscale verrà mostrata al contribuente la propria situazione contributiva Tari e il collegamento con i dati catastali.
Cliccando sulla cartella “Avviso pagamento Tari”, infine, verrà visualizzato un documento pdf contenente l’avviso e il modello F24, con cui sarà possibile recarsi agli sportelli per pagare entro il 29 marzo, data di scadenza della prima rata. In alternativa, presto dovrebbe essere attivato il sistema di pagamento online all’interno dello stesso portale.
Le novità riguardanti la Tassa Rifiuti, purtroppo, non finiscono qui. Rispetto agli anni precedenti, i costi di discarica sono stati maggiorati del 14%, e di conseguenza, in maniera lineare, anche il contributo che dovranno versare i cittadini. L’aumento risale allo scorso 30 gennaio, quando il Consiglio Comunale ha approvato tutte le proposte di delibere economico-finanziarie poste all’ordine del giorno dell’assemblea cittadina, entro i termini previsti dalla legge per i comuni che dichiarano il dissesto. La legge, ha spiegato durante l’occasione il sindaco Salvo Pogliese, fissa obbligatoriamente il rientro totale nel bilancio comunale dei costi della raccolta dei rifiuti.
Infine, a partire da oggi il comune invierà delle lettere di “avvisi bonari” a 900 commercialisti e più di duemila avvocati a Catania, in cui inviterà i destinatari a contattare o recarsi negli uffici tributari per chiarire la loro posizione ed eventualmente correggere le anomalie riguardanti la tassa. Avvocati e commercialisti non saranno gli unici Ordini nei confronti dei quali la task force fiscale del Comune effettuerà maggiori controlli, ma presto anche altri professionisti potrebbero ricevere lettere in cui si chiedono ulteriori chiarimenti, nel tentativo di scoprire eventuali evasori fiscali.
Su disposizione della Procura Distrettuale di Catania, più di 250 agenti della Polizia di Stato stanno…
Nulla da celebrare se per tornare in Sicilia a prezzi sostenuti bisogna affrontare un viaggio…
Meteo Sicilia: dopo i giorni soleggiati di questo weekend, con poche nuvole sparse, senza alcun…
Non sono sicuramente passate inosservate le dichiarazioni della Ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria…
Concorso Ministero della Cultura: è uscito il tanto atteso bando per l'assunzione di 1.800 assistenti.…
Pagare per fare una preghiera a Sant'Agata. È stata questa la sorpresa per molti, nel…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy