Un ritrovamento inquietante, quello verificatosi accanto alla casa palermitana del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si trattava di un ripetitore programmato per ricevere e trasmettere a distanza un segnale proveniente da una microspia, oppure da una telecamera o un computer.
A fare la scoperta è stato venti giorni fa un operatore Enel che effettuava dei lavori di manutenzione in zona, situata nel pieno centro di Palermo. Il ripetitore, allacciato abusivamente alla rete elettrica, era perfettamente funzionante. Dopo una tempestiva denuncia alla polizia, la Procura di Palermo dichiara aperta un’inchiesta.
L’inchiesta sarà coordinata dall’aggiunto Marzia Sabella, a capo del pool antiterrorismo. Sono già scattati controlli imponenti, a seguito del quale le autorità hanno già escluso la pista dello spionaggio della casa del capo di Stato, l’ipotesi attuale è che possa trattarsi di un semplice ripetitore per internet.