Torna alla vittoria il Catania dopo il pareggio conquistato a Castellammare: la decide all'ultimo respiro Marotta, ma quanta sofferenza.
Che non fosse una partita del tutto agevole lo si era detto ampiamente nel corso della settimana, ribadendo il fatto che nessuno regala niente, soprattutto ad una squadra come il Catania. La Reggina, nell’arco dei novanta minuti più recupero, c’è da dire non si è mai resa davvero pericolosa dalle parti di Pisseri, ma ha giocato una gara equilibrata e di sofferenza.
Sofferenza che i rossazzurri non hanno saputo impensierire soprattutto nella seconda frazione di gioco, quando la troppa frenesia e la poca organizzazione di gioco hanno lasciato spazio ad azioni inconcludenti e mai realmente pericolose. Eppure il Catania nel primo tempo aveva fatto vedere giocate interessanti, come il doppio tentativo di Scaglia o le pessime conclusioni di Barisic e Marotta, su tutti, a pochi passi da Confente.
Proprio l’estremo difensore reggino, migliore in campo in assoluto fino a quel momento, bravissimo a neutralizzare tutti gli attacchi etnei, nei minuti finali la combina grossa con una papera che costa caro ai suoi: 88esimo minuto, il portiere granata non trattiene il non irresistibile angolo battuto da Llama e Marotta, come un diablo, si avventa sulla sfera a pochi passi dalla linea di porta.
Finisce con una vittoria di misura per i rossazzurri, davvero sofferta per la dinamica con la quale è maturata; adesso si andrà a giocare tra i noti sassi di Matera, nel turno infrasettimanale di martedì valevole come giornata di recupero, prima della sosta forzata del prossimo weekend.
PAGELLE
SCAGLIA 7: finalmente una buona gara dell’esterno sinistro anche in proiezione difensiva; ottime le due conclusioni in porta neutralizzate da Confente, così come l’assist al bacio sul finire del primo tempo, poi divorato incredibilmente da Marotta.
RIZZO 6.5: ancora una buona gara per il centrocampista messinese, voglioso di fare bene dopo la bella prova di Castellammare; riscatta il suo pessimo ritorno in campo contro il Catanzaro, con due gare di sostanza in mezzo al campo e ottime geometrie.
VASSALLO 6.5: il ragazzo ex Brescia e Carrarese è tra gli uomini più in forma del momento di mister Sottil; salta l’uomo facilmente, assiste i compagni e non disdegna la conclusione dal limite, seppur senza raggiungere l’obiettivo finale.
BARISIC 5: quest’anno stenta proprio a raggiungere la sufficienza in ogni sua gara; non è mai incisivo, appare svogliato e si divora pure un goal ad inizio gara. Lontanissimo, ancora una volta occorre ribadirlo, dall’ottimo giocatore visto nella seconda metà dello scorso campionato. Questioni fisiche e soprattutto di testa immaginiamo, ma adesso bisogna svegliarsi.
MAROTTA 6: la sufficienza è la media tra le incredibili occasioni sciupate lungo tutta la gara e la voglia di metterla dentro comunque e trovarsi al posto giusto nel momento giusto; troppi gli errori dell’ex Siena, soprattutto sotto porta (clamorosa quella sul finale di primo tempo), ma poi regala l’urlo di liberazione ai tifosi del Massimino all’88esimo.
PISSERI 6; SCAGLIA 7 (BARAYE S.V.), SILVESTRI 6.5, AYA 6.5, CIANCIO 5.5; RIZZO 6.5, BIAGIANTI 6 (CURIALE 5.5); VASSALLO 6.5 (LLAMA 6), LODI 5.5, BARISIC 5 (MANNEH 6); MAROTTA 6. ALL. SOTTIL 6
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