Dopo anni di inefficienze sembra aprirsi una speranza per sanare l’arretratezza del sistema ferroviario siciliano. Mentre al Nord, i treni veloci sono ormai una realtà consolidata, in Sicilia ancora pendolari e viaggiatori devono convivere con un sistema arcaico, ancora basato in buona parte sul binario unico. Tuttavia, Rete Ferroviarai Italiana ha appena annunciato importanti investimenti per le ferrovie siciliane.
Nel complesso, si tratta secondo quanto dichiarato da Rfi di 14 miliardi di euro di investimenti per la Sicilia, 2 miliardi e trecento milioni riguardano il raddoppio tra Messina e Catania nel tratto tra Giampilieri e Fiumefreddo.
Le notizie più importanti riguardano il futuro nuovo collegamento tra Catania e Palermo: nella prima metà di dicembre infatti si avvieranno i lavori tra Catania Bicocca e Catenanuova, cioè proprio il primo lotto tra Catania e Palermo. Treni veloci saranno legati quindi al raddoppio del binario tra Palermo, Catania e Messina. “Il progetto che abbiamo posto in Sicilia e che è stato approvato è quello di realizzare la linea del doppio binario non realizzando dei pezzi uno alla volta perché gli effetti si vedono fino alla fine, abbiamo proposto di realizzare prima un binario e poi l’altro così se non ci sono particolari intoppi nel 2024 si può sperare di finire e andare in due ore da Palermo e Catania” – ha dichiarato Maurizio Gentile amministratore delegato e direttore generale di rete ferroviaria italiana.
In pratica, secondo le previsioni entro il 2024 catania e Palermo verranno collegate con un treno che avrà la durata di due ore, mentre adesso per tale distanza si impiegano tre ore e mezza. Tra i progetti di Rfi ci sarebbe anche la fermata all’aeroporto di Fontanarossa, ma il progetto è ancora in lavorazione con l’Enac.