La riunione, tenutasi a Palazzo d’Orleans, ha visto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci invitare alla collaborazione per far fronte all’emergenza delle infrastrutture scolastiche e della sicurezza degli istituti siciliani.
Il governatore ha chiesto di stabilire un lavoro sinergico tra istituzioni dello Stato, regionali e locali, chiamando in causa proprio i tre sindaci delle città metropolitane di Catania, Palermo e Messina. Inoltre, erano presenti anche i commissari straordinari dei Liberi consorzi di Comuni di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. Ad affiancare Musumeci, invece, c’erano gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alle Infrastrutture Marco Falcone.
Ciò che l’incontro ha voluto mettere sotto la lente di ingrandimento è la sicurezza delle infrastrutture anche al fronte di eventuali emergenze sismiche. Infatti, secondo il report basato sui dati dell’anagrafe regionale, mentre il 60% delle strutture scolastiche isolane non è in regola con le norme antisismiche, il 70% è senza l’agibilità. Si fa notare, inoltre, che l’85% degli istituti è situato in zone con un altro rischio sismico e solo il 28% è accatastato.
La Regione ha messo a disposizione 272 milioni di euro nell’immediato per i progetti finalizzati a ristrutturazione, adeguamento antisismico e antincendio, ampliamenti o realizzazioni di nuove costruzioni, palestre, mense, aree ricreative e rimozione di barriere architettoniche.