Scuola

Vaccini, incontro Miur e presidi, Bussetti: “Responsabilità famiglie in caso di falso”

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L'incontro sul tema dei vaccini distende i toni tra presidi e Ministero, facendo chiarezza sulle responsabilità in caso di autocertificazioni false.

Settembre si avvicina e di pari passo l’inizio della scuola. Per una volta, però, la preoccupazione di mamme e bambini non è la marca del diario o il colore dello zaino nuovo, né tantomeno il banco da conquistarsi in classe al suono della prima campanella dell’anno.

Per lo meno, non è certo questo il problema principale dei diecimila bambini immunodepressi e dei loro genitori, che accompagneranno i loro figli in classe col timore di esporli ai rischi che la circolare del 5 luglio in deroga alla legge Lorenzin comporta. La legge Lorenzin fissava al 10 luglio la scadenza ultima per presentare a scuola i documenti comprovanti l’effettuazione dei vaccini, senza i quali i bambini non sarebbero stati ammessi nelle classi. La deroga ancora per tutto l’anno scolastico 2018-19 permette invece l’ingresso anche dei bambini sprovvisti del certificato Asl.

In base alla circolare del 5 luglio, infatti, al posto della documentazione rilasciata dalle aziende sanitarie locali basterà presentare un’autocertificazione firmata dai genitori, malgrado in base al Dpr 445/2000 i certificati medici e sanitari rientrino fra quelle fattispecie che proprio non possono essere sostituite da una semplice dichiarazione.

Nelle scorse settimane il timore di contagio da parte di genitori e presidi aveva scatenato un’aspra polemica, confluita recentemente in un incontro tra le organizzazioni sindacali che rappresentano i presidi e il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. “Il ministro – si legge nella nota diffusa dal Miur al termine dell’incontro – ha chiarito che eventuali responsabilità connesse ad autocertificazioni non veritiere ricadono esclusivamente sugli autori delle stesse e non sulla dirigenza scolastica”.

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Una dichiarazione di certo rassicurante dal punto di vista della responsabilità legale, ma che lascia ancora qualche perplessità per quanto riguarda la sicurezza degli immunodepressi. Infatti, obiettavano i presidi, in plessi da non meno di 400 alunni è materialmente impossibile accertare la veridicità di ogni dichiarazione sostitutiva. Per questo, il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli ribadisce la posizione già espressa relativamente all’obbligo di vaccinazione e al rischio di ammettere nelle scuole i bambini non vaccinati.

“Naturalmente – aggiunge Giannelli nella nota diffusa dall’Anp al termine dell’incontro – finché resta in vigore l’attuale legge sugli obblighi vaccinali, per garantire la tutela della salute di tutti i bambini e in particolare di quelli immunodepressi, dovranno essere effettuati i controlli previsti. Ritengo però che si debbano accettare le autocertificazioni solo ed esclusivamente laddove le Asl non siano in grado di rilasciare le certificazioni, circostanza che i genitori dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità”.

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A proposito dell'autore

Domenico La Magna

Nato a Catania, classe '95, si è laureato in Filologia Moderna all'Università di Catania nel 2020 con una tesi su Calvino e l'editoria. Inizia a collaborare con LiveUnict da ottobre 2017. Appassionato di politica, segue con particolare attenzione i temi riguardanti l’Unione Europea e l’ambiente. Frequenta il Master di 2° Livello in Professione Editoria all'Università Cattolica di Milano.