Un voto di un compito o di un esame non dice molto su chi l’ha conseguito. Alcune volte, il voto è un giudizio più o meno soggettivo, influenzato dal professore; ma ciò non vuol dire che non sia meritato dallo studente e che, questo, non sia veramente bravo.
Il voto della maturità ha anche questo particolare: è sempre un voto, come gli altri. Quindi, quale utilità può avere un voto finale legato comunque alla soggettività del professore? A cosa serve il voto della maturità? Seppur esso sia un semplice voto, anche se finale, ha un certo peso di fronte al mondo del lavoro e al mondo universitario.
Da ricordare che il voto della maturità non influenza il punteggio di un concorso pubblico. Infatti, per i test d’ammissione universitari non si tiene conto del voto conseguito all’esame di Stato. Tuttavia, succede che questi voti vengono presi in considerazioni da atenei privati o anche esteri, favorendo e agevolando i candidati che hanno conseguito un punteggio elevato. Succede, però, che alcune volte, in particolari concorsi pubblici, il voto possa essere una discriminante, anche al fronte di numerose di domande e di candidati.
Il voto della maturità, comunque, se raggiunto un punteggio alto, permette di avere accesso a borse di studio universitarie per l’esonero totale o parziale per gli studenti. Inoltre, il Miur ha – ormai da tempo – attivato la pagina delle eccellenze: infatti, agli studenti che conseguono il voto di 100 e lode, vengono offerte delle borse di studio ed agevolazioni.
Così come per le università private, anche per i privati il voto di maturità ha un peso importante ai fini dell’assunzione. Anche se ciò dipende dalle aziende, il candidato che ha un voto elevato ha più possibilità di essere preso a lavorare; e questo vale soprattutto per chi consegue un diploma più tecnico.
A parte l’importanza e il peso che il voto della maturità ha nel percorso accademico e in ambito lavorativo, un voto è comunque una conquista personale. Al di là del professore – e di tutta la commissione esami – che dà il giudizio, quel voto è, comunque e sempre, merito dello studente.