Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Questa frase, che si presta a essere usata indiscriminatamente per un Bacio Perugina o per vicende di calciomercato particolarmente tormentate, è altrettanto appropriata per raccontare la storia di Sandy, uno splendido delfino della specie Tursiope della lunghezza di ben 4 metri, che mancava dalle acque del golfo da circa vent’anni.
A riconoscerlo, con espressione commossa e gioiosa, è la biologa marina Clara Monaco, assieme al team di MareCamp, associazione che si occupa di attività sportive e marinaresche nel golfo di Catania. La scoperta è avvenuta ieri, nel corso di un’uscita con alcuni turisti per il “Dolphin Watching”, attività primaria del gruppo.
La biologa, che aveva già studiato per lungo tempo proprio quel cetaceo ai tempi dell’Università, ha avuto modo di riconoscere la pinna del delfino, già in precedenza fotoidentificata. Le pinne di questi meravigliosi animali, infatti, sono come le impronte digitali: esaminandone il profilo e la presenza di tacche, cicatrici e depigmentazioni, è possibile riconoscere i singoli individui.
“È una grandissima soddisfazione per il team di Marecamp, che da anni ormai attraverso percorsi sportivi e di educazione ambientale per le giovani generazioni, mira allo sviluppo di una coscienza collettiva basata sul rispetto del mare” queste le dichiarazioni di Dario Garofalo, che con la sua associazione ha avviato il progetto “Dolphin Watching & Conservation in the Gulf of Catania”. “Ci riempie d’orgoglio – conclude Garofalo – pensare che, anche se in minima parte, contribuiamo affinché le condizioni del nostro mare migliorino, permettendo così a molte specie di fare ritorno nelle nostre acque”.