In mattinata l'incontro inaugurale della 4°edizione di "Porte Aperte" con relativa presentazione degli eventi in programma, in collaborazione tra l'Università degli Studi di Catania ed associazioni culturali-ricreative del territorio.
Con la consueta presentazione di rito, stamani, presso il cortile della sede dell’ateneo catanese – Palazzo Sangiuliano – è stato presentato il programma della quarta edizione della rassegna culturale “Porte Aperte“, iniziativa di successo promossa dal locale ente universitario per aprire le porte dell’università alla città e, soprattutto, alle future matricole, a pochi mesi dall’inizio del nuovo anno accademico. Eventi e manifestazioni artistico culturali saranno in programma in città dal 20 giugno al 1 agosto.
Quest’anno, la direzione artistico-culturale della manifestazione è passata al prof. Rosario Castelli, docente di letteratura italiana presso il DISUM, che ha curato l’organizzazione della stessa, ereditando il ruolo dal fondatore della manifestazione e curatore delle precedenti edizioni, il prof. Luciano Granozzi. A fare gli onori di casa è il pro-rettore dell’ateneo, prof. Giancarlo Magnano San Lio, che ha sottolineato la volontà di presentare un’università aperta al territorio e promotrice di attività, come quelle ricreativo-culturali, parallele e per questo non meno importanti del tradizionale impegno didattico scientifico svolto dall’università.
A questo, si sono aggiunte anche le dichiarazioni del rettore, Francesco Basile (presente per un “saluto” causa impegni istituzionali, ndr), che ha ribadito la necessità di promuovere il contatto università-territorio, accanto a quella di rafforzare le basi culturali della città stessa e, soprattutto, di valorizzare la posizione dei giovani, di coinvolgere anche quelli non ancora presenti in ateneo, ribadendo l’impegno dell’ateneo nel preoccuparsi costantemente di pensare a possibili sbocchi occupazionali del futuro. Alla presentazione hanno partecipato attivamente anche la direttrice del DISUM, prof.ssa Caterina Paino ed il prof. Francesco Priolo, direttore della Scuola superiore di Catania, che hanno sottolineato la centralità delle rispettive sedi nell’ospitare gli eventi in rassegna.
Ricca e varia l’offerta presentata dal prof. Castelli: dalla musica – contenitore principale – che godrà della collaborazione dei prestigiosi Teatro Massimo, Teatro Stabile e Teatro Machiavelli, alle rappresentazioni teatrali, dalle mostre itineranti alle passeggiate letterarie, passando anche per le rassegne cinematografiche e le lectiones magistrales. Il tutto all’interno delle prestigiosi sedi didattiche, come il maestoso Monastero dei Benedettini – con relativi chiostri -, il recentemente restaurato cortile del Palazzo Centrale, l’elegante Villa San Saverio (sede della SSC), i teatri cittadini e le piazze per arrivare anche all’Orto Botanico – per la prima volta incluso.
Visibilmente entusiasta del ruolo organizzativo, il prof. Castelli ha parlato ai microfoni di LiveUnict a proposito della ricezione che i futuri studenti possono avere da un simile programma di eventi: “L’iniziativa ‘Porte Aperte’ si rivolge ad un ampio bacino di studenti; abbiamo grande attenzione nei confronti dei destinatari e, oltre a valorizzare sedi e strutture di studio, cerchiamo di presentare l’università in un’altra ottica, come centro di proposte culturali insieme alle altre associazioni del territorio”.
Parlando poi della prima edizione da lui diretta, Castelli ha precisato :”Quest’anno abbiamo scelto il tema ‘Dialogo e migranti’, utilizzando come filo conduttore tra idee ed eventi temi quotidiani come il dramma dei migranti e quello delle periferie urbane, rivolgendoci anche agli studenti che fin troppo spesso migrano verso altre sedi”.
Tempo di pianificazione, ma anche di numeri ed aspettative su cui il docente sembra abbastanza sicuro: “Anche quest’anno ci aspettiamo un numero di presenze significativo; negli anni passati abbiamo superato quota ventimila ingressi ma è difficile prevedere e quantificare a priori, essendo la maggior parte degli eventi ad ingresso gratuito o a prezzi puramente politici”. Lodevole anche l’impegno per il sociale e la devoluzione di alcuni ricavi per associazioni benefiche e progetti umanitari.
E sulla partecipazione degli studenti già presenti dentro l’ateneo? “Ci sono gruppi di studenti che hanno collaborato attivamente come partner, per l’organizzazione di spettacoli, insieme alle altre associazioni, come i alcuni studenti del dipartimento di Scienze politiche e del DISUM, questi ultimi impegnati già in precedenza nell’appendice Learn By Movies”.
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