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Problemi di memoria e di concentrazione? 8 consigli in vista degli esami

Siete in piena sessione estiva e molti di voi si staranno tormentando sui libri, chiedendosi per quale ragione non riescono a memorizzare un'informazione ma conoscono a memoria ogni puntata dei Simpson? Non temete: abbiamo la soluzione per voi!

Sarà capitato a tutti di fermarsi nel bel mezzo di una conversazione e rimanere incantati, con lo sguardo fisso nel vuoto, a chiedersi: cosa mi sta sfuggendo? Perché sì, c’è quell’unico nome, quell’unica informazione importantissima senza la quale sarebbe impossibile far capire all’interlocutore ciò di cui si sta parlando.

E la questione diventa ancor più spinosa se l’argomento in questione deve essere esposto durante un esame e l’interlocutore è un professore. Secondo alcune ricerche condotte in America, ci ricordiamo di un’informazione perché risalta o perché può essere ricondotta a elementi ricorrenti nella nostra vita, nelle nostre conoscenze basilari o che si ripete spesso.

Esaminiamo il caso di una persona che si approccia per la prima volta alla fisica, come spiega Sean Kang, ricercatore presso il Dartmouth College. L’inesperto probabimente non riuscirà a memorizzare facilmente informazioni ritenute molto semplici da chi studia la materia da anni. La spiegazione è semplice: il novellino non ha nel cervello conoscenze pregresse alle quali allacciarsi.

Allo stesso modo, dimenticare qualcosa è un processo assolutamente naturale. Il cervello umano potrebbe fare una cernita delle informazioni più o meno utili, mantenendo quelle che riutilizzeremo con maggior probabilità ed eliminando le altre.

Esistono dei metodi per migliorare la nostra memoria? Certamente, eccone alcuni.

  1. Una buona notte di sonno. Avete letto bene. È consigliabile dormire dalle 7 alle 9 ore ogni notte per mantenere un ottimale stato mentale. Dormire poco o male danneggia alcuni processi fondamentali nell’immagazzinamento dei ricordi.
  2. Fare esercizio fisico. Fa bene in ogni caso e a chiunque, ma ancor di più quando si inizia a notare un deterioramento della memoria. In uno studio condotto su un gruppo di donne di mezza età si è notato come fare esercizio fisico regolarmente abbia bloccato la perdita di memoria e aumentato le capacità linguistiche.
  3. Repetita iuvant. Imparare e leggere più volte un’informazione aiuterebbe i processi di immagazzinamento dei ricordi. Guardare un documentario oggi per poi leggere un’informazione su quell’argomento tra qualche giorno e parlarne poco dopo con un collega aiuterebbe a memorizzare l’argomento in modo più efficace.
  4. Mettiti alla prova. Mettersi alla prova non soltanto consente di capire cosa si sa e cosa non si sa, ma aiuta anche a trovare le informazioni memorizzate con più facilità e a creare delle connessioni tra loro.
  5. Costruisci il tuo “castello della memoria”. Il concetto non è nuovo, si tratta di un approccio già sperimentato dai latini e ripreso più volte da Sherlock Holmes. Il trucco è quello di visualizzare ciò che si vuole ricordare e posizionarli in diversi punti della casa o di altri posti a te gamiliari.
  6. Tecnice di memorizzazione. È più facile memorizzare qualcosa se collegata a ciò che si trova già nella nostra memoria. Sarebbe come creare un “ponte” tra due informazioni. Per esempio, per chi deve memorizzare la parola spagnola zumo (succo), sfruttare l’assonanza con sumo e pensare a un lottatore di sumo che beve un succo.
  7. Prestare attenzione. La concentrazione è importantissima. Chi non si concentra riduce la possibilità che un’informazione venga immagazzinata nella memoria a lungo termine. E per dimostrare che ciò è vero, quanti di voi, senza guarare nelle proprie tasche, saprebbero dire con esattezza cosa si trova su una moneta da venti centesimi o descrivere alla perfezione una banconota da venti euro?
  8. Trovare l’utilizzo nella vita di tutti i giorni. La matematica è difficile, non si discute, ma tutti noi abbiamo imparato a fare le addizioni anche abbastanza rapidamente. Perché? Ci torna utile nel corso della giornata. Per riuscire a far funzionare meglio la memoria, quindi, basterebbe trovare un’applicazione pratica per ciò che si sta tentando di imparare… e utilizzarlo.
Silvia Di Mauro

Studentessa di lingue, ha fatto della scrittura la sua raison d'être. Dalle recensioni di libri, serie TV e film alla pubblicazione di un libro con lo pseudonimo di Christine Amberpit, si dedica anche alla sceneggiatura e produzione di serie per il web, corti, video musicali e pubblicità.

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Silvia Di Mauro

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